In tempi di crisi economica, soprattutto tra le mura domestiche sempre più persone si rivolgono al fai-da-te. Lo rivela un’indagine curata da Swg per Cna che ha analizzato i cambiamenti indotti dalla crisi economica a partire dal 2008 e soprattutto del rapporto tra gli italiani, gli elettrodomestici e la casa, incentrandosi sul fronte delle riparazioni.
Dalla studio emerge che quando l'elettrodomestico difettoso si rompe, solo il 13% degli italiani ne compra un nuovo; il 43% si affida a un tecnico per ripararlo, mentre il 42% sceglie la strada del fai-da-te. Cosa che negli scorsi anni non succedeva, visto che si tendeva ad acquistare un elettrodomestico completamente nuovo. Di questo 43%, la metà cerca di risolvere il problema da solo appellandosi a manuali, tutorial su internet o ad esperienze passate mentre l’altro 21% si rivolge ad amici e parenti più esperti.
Anche il ricorso a tecnici specializzati per recuperare elettrodomestici difettosi ha subito, nell'ultimo periodo, un incremento record. Quasi 35 milioni di consumatori ha fatto retromarcia rispetto al passato e non ricorre più all'acquisto immediato di un nuovo dispositivo, ma chiama un artigiano o un professionista specializzato. Il 59% degli italiani, infatti, preferisce far riparare i propri accessori di casa, anche per effetto della crisi economica.
Una spinta in costante aumento e che oggi conta un 21% in più rispetto a pochi anni fa. Il cambio nei costumi riguarda soprattutto le riparazioni casalinghe. Se la tendenza a far da sè permane nel tempo, è aumentato anche il ricorso a idraulici, elettricisti, serramentisti e altri artigiani. Tendenza confermata anche da alcuni esperti del settore siciliani. Anche se c’è chi non è del tutto d’accordo. «Ultimamente ho visto crescere il numero dei miei clienti – dice Roberto Maggio, dell’omonimo centro riparazioni di via Don Orione, a Palermo – in tempi di recessione economica è una grande conquista. Soprattutto quando si devono riparare elettrodomestici di ultima generazione: hanno sistemi più complicat».
«Le persone sono più invogliate a rivolgersi ai tecnici soltanto quando l’elettrodomestico è in garanzia – dicono dal centro assistenza Giuseppe Giammarresi di via Marchesi Salvatore, a Palermo – se si guasta entro i primi due anni, ci portano i dispositivi e quindi gratuitamente li aggiustiamo. Dopo ci pensano due volte. Perché aggiungendo qualche decina di euro riescono ad acquistarne uno nuovo in offerta nei grandi ipermercati».
Elettrodomestici, riparazioni fai-da-te
Da uno studio emerge che quando gli apparecchi si guastano solo il 13% degli italiani ne compra di nuovi, il 43% si affida a un tecnico, il 42% fa da sè
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