PALERMO. Sono, invece, pellicce, colorate ed eccentriche, lontane dal capo tipico che ostenta la signora borghese, quelle presentate in anteprima a Palermo durante una sfilata a Villa Malfitano da Massimo Ardizzone, stilista nato proprio nel Capoluogo, ma che ha iniziato la sua carriera, presto, alla giovane età di 14 anni, a Roma, all’atelier Gattinoni, con donna Fernanda. È approdato a Milano nello showroom di Elisa Gaito, ma tiene rapporti commerciali soprattutto con l’estero, mercati russi, asiatici, e medio oriente. La sua ricerca di opposte dicotomie che inseguono l’antico ed il moderno, più che fondendoli, confondendoli piacevolmente allo sguardo, ha prodotto una collezione preziosa e originale, frutto della collaborazione con la società Nordicfur srl di Scandicci. Rigorosamente made in Italy, punta su tinture insolite, caratterizzate persino da pois, e su nuove tecniche per la lavorazione delle pellicce, visoni snowpolar, patchwork, gilet in Xiangao plissettato e l'accostamento di tessuti come il cachemire insieme al Breitschwanz, o velluto e Lapin o anocora con tessuti di seta ricamati con cristalli.
Mi.Av.
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