Sembra che il futuro della telefonia mobile sia strettamente legato al design come confermano alcune ricerche su nuovi materiali e nuove forme variabili.
Uno studio condotto in Germania, denominato Morphees, propone dei dispositivi mutanti, in grado di ripiegarsi secondo diversi schemi per assumere forme differenti in base all’uso che se ne deve fare. Delle vere e proprie metamorfosi che consentiranno ad esempio l’incurvamento dello schermo e l’allacciamento dello smartphone al polso come se fosse un bracciale, o l’apertura flip incrociata con lo scorrimento del tastierino per operazioni di videoscrittura o per la gestione dei giochi.
I display flessibili invece sono già una realtà consolidata, tanto che due colossi asiatici, LG e Samsung stanno lavorando già da tempo su questo fronte ed entrambi hanno annunciato la commercializzazione dei primi modelli entro il prossimo anno.
Samsung potrebbe essere la prima azienda a introdurre sul mercato un dispositivo con queste caratteristiche, con il Galaxy Note 3 che dovrebbe essere dotato di uno schermo flessibile da 5,99 pollici e tecnologia Super amoled. Date le dimensioni si tratterà di un phablet, ovvero uno smartphone a metà strada tra un telefono ed un tablet.
O. ES.
Caricamento commenti
Commenta la notizia