Si coltiva e si trasforma, poi si beve, si mangia e si spalma. C'è chi la chiama la «pianta dei miracoli», chi è convinto che sia «l'elisir di lunga vita». L'aloe in Sicilia cresce che è una meraviglia. C'è chi dal nord Italia scende per coltivarla sfruttando le favorevoli condizioni climatiche dell'isola che rappresenta l'habitat ideale per questa particolare pianta. Ma c'è anche chi si attrezza in maniera autonoma per trascorrere il proprio tempo libero e tutelare la propria salute.
«Grazie alla coltivazione e alla trasformazione dell'aloe, una pianta eccezionale con tante proprietà benefiche, ci divertiamo e creiamo benessere per tutti i componenti dell'associazione, che in un anno sono diventati cinquanta», racconta Pietro Casola, infermiere, presidente dell'associazione «Sagace», divenuta punto di riferimento nell'Agrigentino.
«Abbiamo una sede operativa con un ettaro di terreno a Cattolica Eraclea e mille piante di aloe. Prepariamo creme, succhi di frutta, frullati. Noi lo usiamo a scopo preventivo: per continuare a star bene o per alleviare gli effetti di alcune patologie. La nostra attività incuriosisce sempre di più e ci stiamo attrezzando per includere le nostre terre in percorsi didattici e turistici».
«I tipi di aloe che noi in particolare coltiviamo - prosegue Casola - sono l'aloe Arborescens e la Vera con cui prepariamo dei succhi di frutta e anche un frullato secondo la tradizionale formula 'miracolosa' di padre Romano Zago, un monaco brasiliano novantenne che utilizza aloe, miele e grappa. E' un preparato che usano anche importanti ospedali come coadiuvante delle terapie oncologiche. Nel nostro terreno - aggiunge - coltiviamo anche l'aloe Ferox, l'aloe Africana, l'aloe Saponaria e altre che si usano anche per scopi agroalimentari. Ma quelle che usiamo per il benessere sono l'Aloe Arborescens e l'Aloe Vera».
A cercare su Google «Aloe Sicilia» si trovano diverse pagine che raccontano di aloe coltivate in Sicilia da aziende che però hanno sedi legali e laboratori nel nord Italia.
«Sono ancora pochi i siciliani a sfruttare le potenzialità di questo 'oro verde' sia per quello che offre in termini di benessere sia per quello che potrebbe offrire in termini economici, non a caso produttori del nord investono in Sicilia nella coltivazione di questa particolare pianta sempre più diffusa.
In provincia di Catania il signor Giovanni Loreto ha comprato 50 ettari di terreno e si porta 20 quintali al mese di foglie di Aloea a Teramo, dove le trsforma in creme, succhi di frutta e altri prodotti che noi facciamo in maniera artigianale per gli associati. A Trapani c'è Maurizio Pantaruei, tutti i mesi porta 20 quintali di Aloe in Trentino Alto Adige dove le trasforma. Per i siciliani è un'occasione non sfruttata.
Noi, nel nostro piccolo, abbiamo cominciato per gioco tra amici e ci siamo accorti che gli effetti benefici dell'aloe ci sono soprattutto nell'apparato tegumentario e nell'apparato digerente. Ottime anche contro le punture di zanzare e i morsi di meduse. Nell'aloe, in quasi in tutte le specie ma soprattutto nell'Arborescens, sono presenti nove vitamine, venti sali minerali, tre antibiotici e quasi tutti gli aminoaicidi. Per non parlare dei vaccini che servono a potenziare il sistema immunitario. E allora, visto che lo usano i medici negli ospedali, perché non utilizzarlo anche noi?».
La pianta dai molteplici usi In Sicilia scoppia l’aloe mania
C'è chi dal nord Italia si sposta per coltivarla, sfruttando le condizioni climatiche dell'Isola che rappresenta l'habitat ideale
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