PALERMO. Basta un po’ di buona volontà, un pizzico di fantasia e un occhio vigile. Se ci sono queste qualità il ricamo diventa un gioco da ragazzi. Sempre più donne ricorrono all’antica arte, soprattutto se non trovano quello che cercano nel mercato. Non ci sono tantissime cose in stile classico e se proprio non si può cedere a compromessi con il moderno si decide quindi di prepararsi oggetti per la casa da soli.
In città è aumentato il numero di corsi che insegnano le tecniche con ago e filo. Prima erano le nonne a spiegare come fare. Crescono anche le importazioni dall’estero. La curiosità cresce soprattutto per i punti che vengono dall’estero. Intrecciandoli con quelli tipici della nostra tradizione si possono ottenere risultati utili.
«Tantissima gente ci chiede di insegnargli i punti francesi, bretoni e addirittura giapponesi. Sono molto eleganti - commenta la ricamatrice Maria Novella Toscana, titolare dell’omonima scuola di via Brunetto Latini. Le donne siciliane vanno comunque matte per le tovaglie da tavola fatte con le sfilature, una tecnica molto particolare che ci permette di creare tutti i disegni che desideriamo tipica della nostra tradizione siciliana. I punti più alla moda sono quelli smock, vapore, a stuoia e l’immancabile punto croce. Chiaramente i tempi sono molto cambiati, rispetto al passato. Oggi le ragazze e le donne interessate ad imparare da sole hanno a disposizione il mondo di internet, ricco di tutorial e di spiegazioni.
Anche se, essere guidate da chi ha esperienza, non ha prezzo. Soprattutto perché si possono apprendere i trucchi del mestiere. Attualmente il sito più famoso è cucitocreativo.altervista.org. Le lettrici in questo spazio mostrano soddisfatte le loro creazioni e consigliano come realizzarle. Perché con ago e filo non si fanno solo le tovaglie per la tavola da pranzo o gli asciugamani».
Sempre più comune, soprattutto negli ultimi mesi, nei corsi di cucito del capoluogo il ramo della disciplina più creativo che permette di realizzare vari oggetti per la casa.
«Ci è stato richiesto tantissime volte di organizzare corsi di cucito creativo - afferma Teresa Battaglia moglie del titolare del negozio Pino Cirasa srl di via San Giovanni Di Dio, nel quartiere Romagnolo - le nostre signore sono soddisfatte. Abbiamo già realizzato una bacheca portachiavi con delle particolari stoffe che importiamo dai paesi americane?. La differenza tra questo tipo di tessuti e quelli che abbiamo sempre utilizzato sono diverse. Le stoffe «d’oltreoceano» sono più robuste e hanno fantasia particolari. Le meno esperte continuano dal negozio di via San Giovanni di Dio possono utilizzare la colla per tessuti, oppure la macchina da cucire». Gli articoli più creati sono i cucini per il divano, meglio se in patchwork e quindi fatti da diversi ritagli di tessuti, i fermaporta e porta bicchieri, oppure i copri bidoni della raccolta differenziata. La verità è che non esistono limiti. Basta un po’ di senso pratico e di fantasia. Vedere poi un oggetto bello esposto in casa e in più sapendo che l’abbiamo realizzato da soli, è di certo una soddisfazione immensa».
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