PALERMO. «Uno strumento di beneficio psico-fisico completo che, grazie alla secrezione di endorfine, induce una sensazione di benessere generale». Così la dottoressa Roberta Simeoni, della Federazione Italiana Danza Sportiva (Fids), sul fenomeno della danza praticata dagli over 30. «Un'attività che può sostituirsi alla palestra - aggiunge - ma che richiede un livello di elasticità, potenza muscolare e resistenza proporzionato al tipo di sforzo effettuato». Un motivo in più per mantenersi in forma è offerto, inoltre, da uno studio della Vermont University, secondo cui il fitness protegge dal cancro anche a 20 anni di distanza. La ricerca - basata sui dati clinici di oltre 17.000 uomini analizzati negli anni 70 - è la prima a stabilire una mortalità più bassa anche tra chi sviluppa un cancro, ma era in buona forma atletica a 50 anni. Il team, guidato dal cardiologo Susan Lakosky, ha misurato il livello atletico dei volontari in «MET», che calcola la resistenza alla massima inclinazione e velocità degli uomini. Gli esiti a distanza di 25 anni riguardano più di tremila uomini con diverse diagnosi di cancro: gli uomini in forma fisica migliore a 50 anni hanno evidenziato una riduzione del rischio di tumore ai polmoni del 68% e del 38% per il cancro al colon. I rischi di morte, inoltre, sono scesi del 14% per cancro e del 23% per disturbi di cuore.
FE.C.
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