Più profumata, più zuccheri facili da assorbire e più cloruri: è ciò che differenzia la Carota Novella di Ispica dalle altre in commercio. Tutto questo è dovuto al territorio in cui è prodotta, delimitato nel disciplinare di produzione della istituenda Igp.
Un'area, quella ragusana, in cui i terreni e il clima tipicamente mediterraneo, con estati aride ed inverni miti, contribuiscono ad ottenere un prodotto con caratteristiche organolettiche uniche: profumo intenso, con note di erbaceo e fruttato, contenuto in glucidi che supera il 5% mentre quello in carotene i 4 mg/100 g di prodotto. Il fatto che si chiami Novella è legato al periodo di maturazione, da fine di febbraio all'inizio di giugno. Aprile e maggio sono i mesi clou della raccolta che quest'anno sta andando particolarmente bene.
«Siamo in piena stagione - spiega Carmelo Calabrese, presidente del Consorzio di tutela -, ottima la qualità grazie a un inverno con piogge limitate e regolari». Coltivata in circa 1.250 ettari, per una produzione di circa 75 mila tonnellate: parte di questi quantitativi vengono certificati con l'Indicazione geografica protetta. Il mercato attuale è abbastanza attivo, con una sempre più crescente richiesta di prodotto fresco. «Ci sono dei buoni prezzi di vendita, variabili di poco a seconda che venga confezionata in sacchetti o in vassoi o venga venduta come semilavorato - spiega Calabrese -. La quotazione è sui 55-70 centesimi al chilo».
Nuovi mercati trovano questo prodotto molto interessante. «Oltre al mercato italiano, alla Germania, all'Austria e alla Polonia - continua Calabrese - anche i Paesi dell'ex Unione Sovietica stanno iniziando ad acquistare la nostra carota». Il vantaggio di poter giungere sui mercati con anticipo rispetto ad altri è un punto in più per i produttori. Come è emerso da studi effettuati nei laboratori dell'Asca di Ispica la Novella, rispetto alle comuni carote, ha un maggior contenuto di carboidrati disponibili (8,1 g/100g a fronte dei 7,6 g/100g delle carote comuni). Interessante anche il colore, particolarmente intenso, la croccantezza, caratteristica di rilievo visto il consumo soprattutto crudo.
Nell’orto i profumi della Sicilia La carota di Ispica vola in Europa
Nell’area ragusana i terreni e il clima mediterraneo contribuiscono ad ottenere un prodotto con caratteristiche organolettiche uniche
Caricamento commenti
Commenta la notizia