PALERMO. Per quanto, secondo i dati Istat, tra aprile e giugno il tasso di natalità in Italia sia tra più bassi, nascere in primavera è uno dei primi bei regali della vita. Indipendentemente dalla data del parto, un pensiero che accomuna tutte le mamme è il corredino. Le indicazioni fornite sul tema da amiche, parenti e ospedali sono spesso rigide quanto prescrizioni mediche, circa i tessuti, il numero dei capi, la suddivisione e persino l’imbustamento ed etichettamento. Ma il buon senso ed il senno di poi portano a consigliare pochi utili «must have»: i body, che hanno soppiantato le fasce per coprire il corpo del neonato e contenere il pannolino, rigorosamente con gli automatici, con o senza incrocio davanti. Meglio se a mezzamanica ed in caldo cotone, buono per tutte le stagioni. Le tutine, i coprifasce e i coordinati, sono preferibili in ciniglia nei mesi freddi, più confortevole della lana, e in cotone negli altri. Da ricordare che le prime ore di vita vogliono tessuti pesanti anche in agosto. Bavaglini, lenzuola e copertine completano la dotazione per il ricovero con, in aggiunta, il primo vestitino per la dismissione. Un ruolo speciale hanno i camicini. Una volta pretesi, oggi, restano solo come omaggio alla tradizione. La «camicia della fortuna», in seta, infatti, è uno dei primi regali che riceve una donna incinta ed il primo ricordo, sul suo bimbo, di quando è mamma. MI. AV.
Body e bavagli, le indicazioni sulla scelta del corredino
Indipendentemente dalla data del parto, un pensiero che accomuna tutte le mamme è il corredino
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