Si sa, mangiare pesce aiuta la memoria e fa diventare più intelligenti. Almeno, è quello che i genitori di tutta Italia non fanno che ripetere ai loro figli costringendoli a mangiare pesce almeno due volte la settimana. Ma il pesce, non è indicato solo per i giovani, anche in tarda età. A dichiararlo, i ricercatori dell'Harvard School of Public Health e dell'università di Washington con una ricerca pubblicata su Annals of Internal Medicine. I ricercatori, che hanno esaminato 16 anni di dati relativi a 2.700 americani over 65, hanno scoperto che mangiare pesce in terza età allunga la vita. Ma non pesci qualsiasi. Per vivere a lungo è bene consumare pesci «grassi», cioé ricchi di acidi grassi omega 3. I pesci consigliati sono, dunque, tonno, salmone, sgombro, aringhe, sardine e acciughe. «Gli anziani che hanno le maggiori quantità di acidi grassi omega 3 nel sangue, - spiegano gli autori della ricerca - vivono in media 2,2 anni di più rispetto agli altri, oltre ad abbattere il rischio di mortalità fino al 27% e il rischio di morte per patologie cardiache del 35%». «La nostra scoperta - sottolinea Dariush Mozaffarian, capo della ricerca - conferma l'importanza di introdurre adeguate quantità di omega 3 per la salute del sistema cardiovascolare e suggerisce anche che il consumo in tarda età può avere benefici sulla longevità».
E. MA.
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