PALERMO. «Quanto ci piace chiacchierare» recitava una popolare pubblicità nazionale che, in versione siciliana, si potrebbe riadattare così: «Quanto ci piace il chiacchierino». Nelle piazze virtuali e nei mercati artigianali, infatti, l’offerta di artiste che lavorano i pizzi e li trasformano in gioie è sempre più ricca. Tra queste c’è la palermitana Maria Grazia Giambona che, come peculiarità, utilizza filati per indumenti sacri.
«Fin da piccola vedevo la nonna lavorare i corredi per le nipoti ed il chiacchierino, che si tesse con un piccolo aggeggio chiamato “navetta”, mi appariva come un bel gioco. La vita mi ha portato verso altre strade, con un diploma all'istituto per il turismo e quindi la famiglia e i miei tre splendidi figli. Da poco ho ritrovato l’antico merletto. Le signore apprezzano i miei orecchini, ricamati con perle, con corallo di Sciacca e altre pietre dure, anche perché essendo realizzati con il filo che si usa per ricamare i paramenti sacri, molto simile alla filigrana, li rende facili da indossare, anche nelle forme più grandi, perché non appesantiscono i lobi, martoriati da pendenti pesanti. Regaliamo accessori belli ed importanti, con costi contenuti, ottimo in un periodo in cui si è restii ad acquistare grandi gioielli per appagare la vanità». Il marchio, «Le Gioie di Maria», raffinato ed elegante, è ancora giovane ma è stato presente a vari eventi, tra cui, quelli a Palazzo Asmundo e Fatta. MI. AV.
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