PALERMO. Gioca con l’inglese in modo accattivante “Mad”, brand siciliano che ammicca nel suono a «Made in Italy» e alla traduzione «folle», letterale ma lontana dalla realtà. Marzia Donzelli, infatti, la designer che nel 2007 ha dato vita all’acronimo, ha un aspetto tutt’altro che eccentrico, bionda e minuta, è positiva e solare come la sua moda, un inno ai colori scritto sulle note di uno, cento, mille viaggi.
Perché, se in genere i viaggiatori scattano foto per evocare i ricordi, la Donzelli, sulla via del ritorno, chiude gli occhi e ripensando a luoghi, nuovi volti e sapori conosciuti, immagina un capo o un accessorio e ne disegna uno schizzo. «Sono come dei flash – spiega - che appaiono nella mia mente, improvvisamente. Vedo un vestito, un gioiello o una borsa nella sua tridimensionalità. Credo che sia questo il mio punto di forza, sapere immaginare il prodotto finito, nella sua interezza, forma e colore. Porto sempre con me un piccolo blocco sul quale trasferisco questa “visione” e, una volta tornata in atelier, inizia il processo produttivo». Non c’è solo immaginazione nella avventura imprenditoriale della ex “gonzaghina”, formata dai Gesuiti nel collegio di Palermo, quando ancora si chiamava Gonzaga, la Donzelli ha anche tecnica, caparbietà e una buona dose di rischio.
Ha proseguito gli studi all’Accademia di Belle Arti del capoluogo, dove si è laureata in Progettazione e moda, nel 2004. Dopo aver fatto esperienza sul campo, in laboratori orafi e gioiellerie, con oro e pietre preziose, ha conseguito un master universitario in Management del Made in Italy, consumi e comunicazione della moda, del design e del lusso alla università Iulm di Milano. La vera “follia” nel curriculum della stilista sta nell’aver lasciato un posto fisso, a Milano, alla Swarovski, azienda internazionale di fashion jewellery dove, dopo aver terminato uno stage era stata assunta, per tornare in Sicilia a fare impresa.
Una scelta premiata visto che oggi il brand è presente alle maggiori fiere di settore, come il New York Fashion Coterie e il Milano Pret a Porter, è venduto in negozi italiani, in Giappone e negli Stati Uniti. Oggi, punta ai mercati orientali, Emirati Arabi, Russia e Cina. «Il mio amore per le isole Eolie ha dato il via all’avventura, caftani particolari e abbigliamento da barca sono stati la mia produzione, i gioielli e gli accessori, che sono la mia passione, li hanno completati. Costumi e capi spalla sono seguiti a breve fino ad diventare, nel 2008, una linea completa. Dopo le mie isole, - sottolinea Marzia - l’Oriente, la Thailandia, la Turchia e il Messico sono i nuovi ingredienti della mia arte».
Con un target medio alto, Mad si distingue per l’uso di tessuti pregiati jersey, voile di cotone, seta, crepe, crepon e satin, stampati, a fantasie grandi e geometriche, la sua peculiarità sono i capi reversibili: «Il mio filo conduttore – spiega - è la polifunzionalità, collane che diventano cinture, pantaloni che in pochi gesti sono casacche o camicie, e giacche corte che si trasformano in spolverini. Sempre nell’ottica del viaggio per poter mettere in valigia pochi pezzi e sfoggiarne il doppio». Le proposte per l’estate sono le innovative borse di sughero e i gioielli in pelle di pesce manta, anguilla e zampe di struzzo. «La razza mi ha fatto innamorare perché, rispetto al classico vitello, è naturalmente lucente con uno splendido riverbero sulla texture» conclude la stilista di Mad.