Sono pochi gli adulti che vi rinunciano, molti i bambini che non la fanno o che la fanno male. Per i nutrizionisti la colazione è un pasto fondamentale, occorre però imparare a mangiare i cibi giusti e nei tempi adeguati. È il caso soprattutto dei piccoli. Saranno pure piene di conservanti e coloranti, ma al fascino delle merendine confezionate non sanno proprio resistere. Con il loro gusto, cioccolato e dolciumi battono di gran lunga latte e frutta sulla loro tavola, al punto che la colazione può trasformarsi in una vera e propria «tragedia» per mamme e nutrizionisti. E così aumenta il numero dei bambini che escono di casa senza aver prima bevuto un buon bicchiere di latte o aver mangiato della frutta e a cui, al contrario, il genitore può offrire persino un pezzo di rosticceria. «La colazione – esordisce Silvio Buscemi, dirigente del dipartimento di Medicina interna, nefrologia e ipertensione del Policlinico di Palermo – è il pasto fondamentale della giornata, sin dall'età più tenera. Purtroppo, molto spesso dalle nostre parti essa è sistematicamente tralasciata o devastata. Con i bambini, poi, la colazione diventa una tragedia. Una merendina e via – continua Buscemi – o peggio ancora rosticceria acquistata al volo prima di andare a scuola. Ritengo che i genitori dovrebbero avere più cura dei propri figli. Non si dovrebbe uscire di casa senza avere preso almeno un bicchiere di latte o un frutto e si dovrebbe andare a scuola senza merenda al seguito perché l'istituto dovrebbe provvedere a distribuirne una uguale per tutti».
E gli adulti? I risultati di una delle ricerche condotte nell'ambito del progetto «ABCD, Alimentazione Benessere Cardiovascolare e Diabete» proprio dal team palermitano, dicono che il 12 per cento degli adulti non fa colazione, sono dunque molti quelli che non rinunciano a questo pasto. «Le donne sono quelle più attente – continua Buscemi – soprattutto se di età superiore ai 40 anni». Un bicchiere di latte accompagnato da cereali o prodotti come le fette biscottate sono gli ingredienti ideali con cui apparecchiare la tavola al mattino. Naturalmente, è possibile anche optare per qualche biscotto, della frutta, della marmellata o, ancora, del tè. «La colazione ideale – spiega l'esperto – andrebbe consumata di buon mattino ma comunque non oltre le dieci, in casa e, magari, insieme agli altri componenti della famiglia. Bisognerebbe dedicare a questo momento tra i 10 e i 15 minuti al massimo».
Attenzione, dunque, agli immancabili fanatici di caffè e cornetto al bar: ogni tanto lo strappo è concesso ma, se proprio si deve fare colazione fuori casa, allora è bene «limitarsi ad un cappuccino con al massimo qualche biscotto o una brioche». “Studi recenti – aggiunge Buscemi – stanno evidenziando il ruolo centrale della colazione anche per quanto concerne la prevenzione di obesità, diabete e complicanze cardiovascolari. Fare colazione con regolarità si correla a glicemie più basse, ma anche a concentrazioni più basse di insulina e trigliceridi, nonché a maggiori concentrazioni di colesterolo Hdl, cioè di colesterolo buono. Fare colazione - conclude - aiuta, infatti, a moderare l'appetito nella giornata ed in particolare a regolare favorevolmente la produzione di alcuni ormoni implicati nel controllo del metabolismo e dell'appetito».
Colazione, pasto irrinunciabile Piace soprattutto alle donne
Secondo una ricerca condotta dall’università di Palermo, solo il 12 per cento degli adulti rinuncia a farla. Ma è allarme per i piccoli: troppe merendine
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