PALERMO. Aumentano i cani con disturbi comportamentali, divisi fra i due estremi: cuccioli iperattivi e quelli troppo silenziosi o demotivati. «A Palermo per esempio - spiega il veterinario Luisa Li Vecchi - ci sono tanti casi di cagnolini con patologie comportamentali o sono troppo irrequieti o sono talmente annoiati da essere ansiosi, fobici e qualche volta anche depressi. Tra i sintomi: noia e comportamenti sostitutivi, per esempio si leccano in continuazione la zampetta». La soluzione è una sola: investire più tempo nel rapporto con il proprio animale, giocare insieme a lui, aumentare le occasioni d'incontro con gli altri cani. Tutte attività salutari per il cucciolo, perché «i cani sono animali sociali e hanno bisogno del contatto diretto e dell'affetto dei loro padroncini e dei loro simili. Molto spesso, invece, ci si limita a dedicargli giusto cinque minuti per la consueta passeggiatina. Neanche quello, invece, per i cani che vivono in giardino e che escono ancora meno». Importantissimo è per esempio il contatto con gli altri co-specifici nei primi quattro mesi di vita del cane per abituarlo agli stimoli del nuovo ambiente e imparare le regole comportamentali di quel contesto. «Imparano per esempio alcuni codici comunicativi meta verbali e intraspecifici».
A. S.
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