PALERMO. Mangiare a chilometri zero non è semplicemente una nuova moda ma una scelta di vita. Oltre al vantaggio economico ed ecologico ne ha anche uno culturale, legato direttamente alla scoperta dei prodotti tipici delle zone in cui vengono consumati e ad un’alimentazione che tenti di seguire ritmi più naturali.
Alla filosofia della qualità alimentare, sia in termini di freschezza che di genuinità dei prodotti, si accompagna il tema della sostenibilità nella dimensione ambientale, attenta alle esigenze del territorio rurale e delle piccole imprese che vi operano e volta a promuovere i prodotti di filiera corta. A Palermo è pronta ad arrivare in alcuni ristoranti la carne madonita. Si tratta di un prodotto tutto siciliano a chilometri zero di cui è possibile garantire la freschezza, la qualità del prodotto, la certezza dei pascoli e dei mangimi adoperati. È alto il rapporto qualità prezzo, ma soprattutto ha un costo più contenuto rispetto ad un piatto di carne che viene dall'estero. Il primo a portare avanti questo progetto è un palermitano, Fabio Lo Sicco, fondatore della società Bilò (GustoSikano): «Abbiamo creato il marchio e ci riforniamo da un macello madonita – spiega Lo Sicco - che per noi seleziona i tagli di carne dei bovini che provengono dai pascoli delle Madonie».
Chi entra nei ristoranti che offrono carne madonita può trovare nel menù secondi piatti come tutte le carni alla griglia, lacerti, tagliate, roast beef. «Il nostro obiettivo è creare l'antagonista dell'angus argentino; piuttosto che mangiare carni che hanno percorso migliaia di chilometri prima di arrivare nei nostri piatti, noi proponiamo una carne più buona e fresca - precisa Lo Sicco -. Il nostro fine è quello di fare una vera e propria educazione alla buona tavola. Chi mangerà il nostro prodotto avrà anche l'orgoglio di fare da volano all'economia siciliana».
Tutto questo verrà realizzato grazie alla spinta che è stata data dalle istituzioni come l'assessorato regionale alle Attività produttive che ha di recente riconosciuto il «distretto della filiera della carne bovina madonita» e al sostegno da parte del presidente dell'Ente Parco delle Madonie, Angelo Pizzuto. Tutti sono concordi sulla necessità di utilizzare prodotti provenienti dal nostro territorio.
Carne madonita nei ristoranti: la risposta all’angus argentino
Il fondatore del progetto: «Il nostro fine è quello di fare una vera e propria educazione alla buona tavola e poi si spende anche meno»
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