Tenere in casa un acquario non è molto dispendioso. Il costo maggiore è sicuramente quello dell’acquisto della vasca. Oggi, sono molto richieste le vasche da 10 – 15 litri, piuttosto piccole ed economiche. Si spende in tutto sui 40 euro. «Ma lo svantaggio di queste minivasche – spiega Angelo Chimenti – è che possono ospitare solo 2 o 3 pesci. Non si possono considerare degli acquari veri e propri». Di media dimensione, invece, sono le vasche da 30 litri, che possono contenere sino a 5 pesci. Si parte dai 70 euro, sino ai 100 euro per quelle complete di arredamento: rocce, piante, ghiaia, sistema di filtraggio, riscaldatore ed illuminazione. Così, via dicendo, il costo sale in base alle dimensioni e all’arredo dell’acquario.E i pesci? Quelli d’acqua dolce, come pesci rossi, orifiamma e molly baloon, sono i più conosciuti e anche i meno costosi. Un pesciolino rosso non supera i 2 euro, mentre le altre due specie si aggirano tra i 3 – 3,50 euro ciascuno. Più costosi i pesci tropicali, come i neon o gli scalari, che partono dai 6 – 8 euro. «Per i tropicali – aggiunge Samuele Bevilacqua – si richiede maggiore attenzione alla temperatura dell’acqua, che deve essere più alta, e al cibo, che deve essere specifico per ogni specie». Infine, ci sono i costi dei ricambi dei filtri: si spende tra i 4 e 5 euro circa per la lana filtrante e tra i 6 e 7 euro, o poco più, per carboni attivi e cannolicchi.
A. S.
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