In principio c'erano i diari segreti. I genitori curiosi e oppressivi aspettavano l'uscita dei propri figli per andare a curiosare tra i loro appunti. Ed erano guerre in famiglia inenarrabili quando la violazione veniva scoperta. Oggi ci sono facebook, twitter e altri social network. E la storia si ripete.
Anche se accedere ad un profilo di cui non si conosce la password è molto difficile, la tentazione di alcuni genitori che vogliono saperne di più sui loro adolescenti è forte, talmente tanto da trasformare alcuni di loro in provetti hacker. E se lo scopo verrà raggiunto, sarà tanta la paura di trovare un segreto che possa dare loro un dispiacere, che non avranno probabilmente nemmeno voglia di esultare. Ma il più delle volte lo sforzo profuso non li porterà a nulla, poiché i figli, conoscendo la loro spasmodica «curiosità», avranno preventivamente evitato di scrivere i propri segreti su un social network.
Se i rapporti interfamiliari stentano ad evolversi, non è così per la tecnologia, che fa ogni giorno passi da gigante ed ha pensato anche a questi padri e a queste madri angosciati dal desiderio di saperne di più sui figli. Con l'avvento degli smartphone, in loro aiuto sono arrivate le app che segnalano, minuto per minuto, dove si trova la propria prole. «Footprints», «Sms2WhereAreYou», «Life360°», «Glympse», «pMonitor», «Lookout», «Gps Phone Tracker», «Securafone», sono alcune tra quelle scaricabili dal web. Basterà installare una di esse sul telefonino di ultima generazione del proprio figlio, per seguirlo pure in capo al mondo. E se l'adolescente dovesse spegnere il suo smartphone? Nessuna paura. Esistono app con funzioni al loro interno pensate proprio per questa ipotesi: non appena il telefono non riceverà più alcun segnale, perché è spento o perché è irraggiungibile, ai genitori di turno arriverà un avviso con l'ultima posizione disponibile.
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