Il 2022 è l'anno del nuovo digitale terrestre. Dopo tanti proclami, ecco che in alcune zone cominceranno già a cambiare le frequenze: da gennaio a marzo le emittenti locali e nazionali di 8 regioni del Nord Italia migreranno. Diversi canali quindi cambieranno anche la loro posizione, mentre altri spariranno per sempre.
Nuovo digitale terrestre, perchè cambiano le frequenze
La migrazione delle frequenze televisive nella banda sub 700 serve per liberare quella a 700 Mhz e fare posto alla tecnologia 5G. Queste ultime frequenze sono state già assegnate agli operatori telefonici, che a fine 2018 hanno pagato 6,5 miliardi allo Stato per averle e che le useranno per la rete 5G. Si tratta del primo passo per l'ultima generazione DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial).
Digitale terrestre, cambiano le frequenze: il calendario
Lo scorso mese ha iniziato la Sardegna, che ha già completato la procedura, adesso tocca a tutte le altre regioni italiane. Dal 3 gennaio e fino al 14 marzo 2022 ad essere coinvolte saranno la Valle d’Aosta, il Piemonte, la Liguria, la Lombardia, il Trentino Alto Adige, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna. Dal primo marzo fino al 15 maggio, Abruzzo, Marche, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Ultime regioni, dal primo maggio fino al 30 giugno 2022, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Campania.
Digitale terrestre, come risintonizzare i canali
Intanto bisognerà appurare che il proprio televisore sia compatibile con la nuova tecnologia DVB T2 e supporti la codifica Mpeg4, ovvero, detto con parole semplici, la nuova modalità di visione in HD. La risintonizzazione nella maggior parte dei casi avverrà automaticamente ma la progressione sarà numerica, per cui occorrerà riprogrammare i canali a seconda delle nostre preferenze.