Il lavoro diventa ibrido tra smart working e presenza in ufficio. Per far fronte a questo trend sempre più emergente in molte grandi aziende Cisco ha integrato la sua piattaforma per videoconferenze Webex con Webex hologram. Tramite la quale due o più persone, equipaggiate con occhiali 3D, potranno interagire a distanza sullo stesso oggetto. E comunicare con gli ologrammi. Cisco sta sperimentando showroom virtuali con case di moda e soprattutto la formazione a distanza con aule virtuali ben equipaggiate e ologrammi. L’approccio al lavoro ibrido ha bisogno di reti di tlc sempre più performanti e sicure. In pratica la rete degli operatori deve «capire» tramite l'intelligenza artificiale cosa sta accadendo e spostare il traffico dove non ci sono colli di bottiglia. Questo comporterà che anche gli operatori potranno avere più possibilità di guadagno gestendo la rete in maniera dinamica. In pratica i clienti potranno configurare il loro abbonamento ideale. Ovviamente questa possibilità sarà riservata in un primo momento solo alle grandi aziende ma poi potrebbe essere estesa anche ai privati. Su tutto pesa il tema della sicurezza e della sostenibilità. Ogni anno infatti ci sono più di 20 miliardi di attacchi e 2 miliardi di nuovi malware. Per questo è importante per le aziende scoprire nel più breve tempo possibile se stanno subendo un attacco. E far si che il sistema informatico riesca, grazie all’intelligenza artificiale, a creare una barriera per limitare i danni. Parlando dei piani in Italia, l’ad Gianmatteo Manghi ha spiegato: «Il piano Digitaliani, iniziato qualche anno fa e che ha portato alla creazione del Cisco CyberSecurity Center di Milano, continua. È un piano che vuole creare innovazione con molti interlocutori e creare formazione. Negli ultimi 5 anni con le nostre Networking Academy siamo riusciti a formare in 5 anni un totale di oltre 250mila persone, di cui 75mila in ambito cybersecurity». L’azienda annuncia progetti pilota innovativi, «come Safer Milan. Che unisce cybersecurity con sicurezza fisica in un sistema di monitoraggio di una zona di Milano interessata da possibili inondazioni. E negli ultimi 15 mesi - ha evidenziato Manghi - abbiamo continuato ad assumere persone: nonostante la pandemia sono entrate in azienda circa 70 persone. Con competenze che vanno dal software, al cloud, all’assistenza ai clienti». Tra le acquisizioni fatte in Italia, nel 2020, c'è stata Fluidmesh. Ovvero uno spin off del Politecnico di Milano, con un centro di ricerca a Pisa, che crea sistemi wi-fi particolari per esterni. Tramite i sistemi di Fluidmesh è stata realizzata la gara in formula Indy con vetture a guida autonoma.