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Us Open, Sinner a un passo dal sogno ma prima deve battere il beniamino di casa Fritz

A New York, sul cemento di Flushing Meadows, il tennista azzurro va a caccia del secondo slam dopo quello conquistato in Australia

epa11567744 Jannik Sinner of Italy reacts after winning a game in the second set against Mackenzie McDonald of the US (not shown) during their first round match of the US Open Tennis Championships at the USTA Billie Jean King National Tennis Center in Flushing Meadows, New York, USA, 27 August 2024. The US Open tournament runs from 26 August through 08 September. EPA/JOHN G. MABANGLO

Il sogno americano è a un passo. A sette mesi dal trionfo a Melbourne che gli regalava il primo slam e da lì la corsa, andata a buon fine, a diventare il numero 1 al mondo, Jannik Sinner si ritrova di nuovo a fare i conti con la storia.

A New York, sul cemento di Flushing Meadows, il tennista azzurro va a caccia degli Us Open. Dopo aver battuto l’amico Draper, al termine di una maratona resa ancora più complicata dall’afa, Sinner dovrà vedersela con Taylor Fritz: tra lui e la conquista dello slam americano c'è il ricchissimo padrone di casa.

I due si incontrano per la terza volta (domenica 8 settembre, alle 20) e il bilancio finora è di un successo per parte: alte le motivazioni per entrambi, Sinner non vuole lasciarsi fuggire l’occasione di vincere il secondo slam nella stessa stagione, e fare un altro salto tra i più grandi dopo settimane difficili per il caso della positività al doping (assolto, ma la Wada ha ancora la possibilità di fare ricorso).

Il golden boy a stelle e strisce, invece, ha l’ambizione di restituire a un americano il titolo degli Us Open che manca da oltre vent'anni, quando a esultare nel 2003 fu Andy Roddick, l’ultimo americano ad arrivare in finale anche tre anni dopo, battuto da Roger Federer.

Da allora più nulla è per questo che Fritz, che già a due anni teneva la racchetta in mano cresciuto in una famiglia di tennisti, si trascina il tifo di un’America che aspetta questo momento da
troppi anni. E proprio il tennista di San Diego, già papà del piccolo Jordan, adesso si dice pronto a sfidare Jannick convinto anche di poterlo battere.

«Sono fiducioso e so che quando gioco bene posso battere chiunque - le parole del 27enne californiano -. Con Jannik sarà diverso, giocherò da sfavorito. Ma contro di lui mi sono sempre ben comportato. Il traguardo? Per L’America è una grande cosa, penso che faccia capire che stiamo provando a vincere uno Slam».

Sinner, alla partita numero 60 in stagione (il bilancio è di 54 vittorie e 5 sconfitte) punta a regalarsi il secondo slam: «Ho solo un’esperienza di finale alle spalle, non è molto - ha detto il campione altoatesino - quando arrivi a giocare la domenica significa che hai fatto un ottimo risultato. Lo slam è diverso, penso comunque che bisogna scendere in campo anche per divertirsi. Da Melbourne a oggi ci sono state tante vittorie, momenti belli, altri difficili. Una finale slam è speciale, e sarà una domenica speciale».

 

 

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