Bronzo alla squadra di ritmica, per la capitana Alessia Maurelli arriva anche la proposta di matrimonio
Un bronzo che conferma il risultato di Tokyo, ma che serve soprattutto a provare finalmente a voltare pagina dopo un anno mezzo di accuse e polemiche nel mondo della ginnastica ritmica. Le «farfalle«, anche se non vogliono più esser chiamate così, chiudono l’Olimpiade di Parigi terze nella gara a squadra, dietro solamente a Cina e Israele. La dedica finale è per la loro allenatrice, Emanuela Maccarani, travolta dalle accuse di abusi verbali e psicologici durante il suo lavoro all’accademia di Desio dopo le denunce di due ex ginnaste, Anna Basta e Nina Corradini. Accuse dalle quali è stata assolta. Ma se chiedete alla coach o alla capitana, Alessia Maurelli, la medaglia conquistata sulla pedana dell’Arena La Chapelle non è una rivincita. «In questo bronzo non c’è voglia di rivalsa, ma solo passione e lavoro nonostante tutto. In questi anni siamo rimaste in silenzio e la miglior risposta è stata questa», ha detto Maurelli, che a fine gara è scoppiata in lacrime non solo per il successo, ma anche per la proposta di matrimonio del fidanzato, Massimo Bertelloni (nella foto), e «she says yes». E se la medaglia è «storia», l’anello è «la chiusura di un cerchio» ed entrambi «sanno di eternità». Adesso le vacanze in Grecia con tutte le altre compagne, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Laura Paris. Un modo per mettersi alle spalle un anno e mezzo di polemiche. «Credo che bisogna avere grande equilibrio per lavorare in queste condizioni - spiega la Maccarani -, oltre che essere consci di ciò che è stato l’operato. Mai e poi mai avrei accompagnato una squadra olimpica se ci fosse stato un briciolo di verità rispetto a quanto accusato». Di chi ha denunciato non vuole parlare, ma delle precisazioni ci tiene a farle: «Il nostro è uno sport di automatismo, fa sorridere che queste ragazze sono le colleghe delle presunte maltrattate. Come si può pensare di lasciarmi allenare queste ragazze se fosse vero?». Ora, da sciogliere, c’è il futuro, perché il contratto è annuale e in scadenza il 31 dicembre, per questo «aspetterò di capire cosa vorrò fare io e cosa vorrà fare la federazione». Da capire anche quale sarà la decisione della Maurelli che, all’alba dei 28 anni, potrebbe pensare di smettere. «Intanto mi godo le vacanze poi vedrò - le parole della capitana -. Non ho pensato a chi cedere il testimone ma se dovessi lasciare, come fu un’emozione per me, lo sarà anche per la ragazza che prenderà il mio posto». Intanto, resta quel pizzico di rimpianto per un argento sfumato alla seconda rotazione nell’Arena Porte de La Chapelle di Parigi con la rimonta di Israele. Per puntare al primo posto, difficilissimo, serve un 33.700. Le Farfalle si esibiscono su «L’estasi dell’oro» di Morricone, fermandosi a 32, il totale è di 68.100. Israele mette la zampata dopo un brutto inizio e le azzurre si prendono il bronzo. «A livello sportivo è un risultato pesante, siamo onorate di portare noi al collo questa medaglia - conclude Maurelli -. Chi mantiene la testa fino alla fine vince e noi lo abbiamo fatto». Il resto è storia, con il bronzo che porta alla Federginnastica la quinta medaglia di una spedizione trionfale, riportando in Italia anche il primo oro femminile nell’artistica, quello di Alice D’Amato.