Giovedì 19 Settembre 2024

Il contestato incontro di boxe femminile, il ministro Roccella: «Sorprende che non vi siano criteri uniformi»

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Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, critica la decisione di lasciar gareggiare un'atleta transgender contro un'altra atleta donna. Il caso è scoppiato dopo le polemiche sulla partecipazione al torneo olimpico di pugilato delle due atlete transgender Imane Khelif e Lin Yu-ting, recentemente escluse dai Mondiali per non aver superato il «gender test». In particolare, giovedì Khelif dovrà affrontare l'azzurra Angela Carini nella categoria pesi welter. Il Cio ha già chiarito che a suo giudizio si tratta di due atlete donne a tutti gli effetti. «Desta grande preoccupazione sapere che, durante i giochi Olimpici a Parigi, in gare di pugilato femminili siano state ammesse due persone transgender, uomini che si identificano come donne, e che, in competizioni recenti, erano state invece escluse», afferma. «Sorprende che non vi siano, a livello internazionale, criteri certi, rigorosi e uniformi, e che proprio alle Olimpiadi, evento simbolo della lealtà sportiva, possa esserci il sospetto, e assai più del sospetto, di una competizione impari e persino potenzialmente rischiosa per una dei contendenti», prosegue Roccella.      

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