Una Francia un po’ Monna Lisa e un po’ Lady Gaga, che vive la storia e attraversa la vita. Anzi la scorre, sull’acqua della Senna che come promesso si è presa la scena di un via dei Giochi olimpici comunque mai visto finora. La prima cerimonia en plein air della storia a cinque cerchi apre Parigi 2024 con uno show lunghissimo che vive dell’alternanza tra lo spettacolo e l’inedita sfilata sulle 85 barche dei 203 Paesi. Che svilisce forse un po’ il ruolo dei portabandiera e l’interazione tra delegazioni che si vedeva allo stadio: ma questa è una cerimonia di rottura, c’è la grandeur, ma è quella che conosce il passato e guarda al presente e al futuro. Che è donna con l’omaggio a 10 grandi eroine, è amore senza confini, è Marianna e Marsigliese, Carmen. È la Sorellanza, uno dei 12 quadri artistici che hanno composto il puzzle mobile. C’è Emmanuel Macron con Brigitte nella tribuna allestita al Trocadero, con loro oltre 100 capi di stato, sotto la pioggia che ha provato a rendere fredda questo avvio delle olimpiadi, le terze ospitate da Parigi. Una cerimonia che parte attingendo a un espediente scenico usato all’apertura dei Giochi di Londra: non il live, ma un cortometraggio. Nel 2012 impreziosito dal cameo della Regina Elisabetta in versione Bond girl, a Parigi c’è Zidane tedoforo che corre per le via della Ville Lumiere, travolge tavoli di bistrot entra nella metro, sale e lascia la fiaccola a un ragazzo che con altri due bambini viene tratto in salvo dalle acque, dai topi, della città sotterranea da una barca con una figura misteriosa, l’ultimo tedoforo. E da lì si passa alla realtà, con lo scafo che irrompe sulla Senna e dà il via alla sfilata dei 203 Paesi, da Pont d’Austerlitz, tra giochi d’acqua e colori della bandiera francese. Lungo i 6 km di Senna 12 quadri con altrettanti messaggi e simboli della storia francese; il primo «enchanté», il saluto tipico dei transalpini, a seguire «sincronicità» e il trittico con cui si identifica la France, liberté egalité e fraternité, fino alle più universali sorellanza, sportività, festività, oscurità e solennità, e ancora eternità e solidarietà. La sfilata si apre con la Grecia, la prima a salpare come tradizione olimpica vuole, l’Afghanistan con tre donne, due velate. I bateaux mouches scorrono sul fiume francese e all’improvviso la prima sorpresa: il grande show di Lady Gaga (nella foto) che in guepiere griffata Yves Sain Laurent tra pon pon e piume rose, e non canta la più attesa Vie en rose di Edith Piaf, ma un grande successo del music hall francese, «Mon truc en plumes», di Zizi Jeanmaire. Nella sfilata si alterna il passaggio delle barche con gli atleti agli spettacoli lungo il fiume, passando per tributi filmati come quello alla zecca che ha forgiato le oltre cinquemila medaglie. E ancora show, di danza sulle banchine della Senna. Il french can can, con ballerini in rosa, e il quadro sulla «Sinchronicity», con i danzatori che si muovono al tempo di un martello, a simboleggiare i lavori della ricostruzione di Notre-Dame, la cattedrale danneggiata da un incendio il 15 aprile 2019. E ancora le note della Carmen con l’omaggio a Bizet. Tradizione e innovazione anche nel quadro sull’uguaglianza. Non poteva mancare il rimando alla rivoluzione francese. L’omaggio alla forgiatura delle medaglie dei Giochi, quelle con il cuore della Torre Eiffel, finisce per essere uno spot a cielo aperto a Luois Vouitton, con la conciatura delle pelli fino alla realizzazione, dal film alla realtà di un baule con la celebre griffe che spunta portato a braccia lungo la Senna dai figuranti. Ma alla pubblicità smaccata fa da contraltare il bacio inclusivo tra due uomini, un omaggio all’amore tra persone dello stesso tempo. Riprende la sfilata: e arriva l’Italia, in blu, con il tandem di portabandiera Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo issati sulla barca n.32 a sventolare più in alto il tricolore. «Il nostro entusiasmo è invidiato da tutti», dice Gimbo. «Tutto unico, come questa squadra», aggiunge la fiorettista. Il presidente Sergio Mattarella si ripara con il poncho da stadio e saluta gli azzurri. C’è tutto in questa cerimonia, la Gioconda che appare a più riprese perfino salvata dalle frecce dei Minions-arcieri. Monna Lisa che riaffiora in diretta sulla Senna e poi una Marianna nera che canta la Marsigliese. Sororitè, ma anche «festivité» con l’omaggio alla moda e sfila anche Bebe Vio. Applausi alla delegazione della Palestina. Il mondo è a Parigi.