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Sfuma il sogno a Wimbledon: Jasmine Paolini perde, ma lotta e poi sorride

La sconfitta contro Barbora Krejcicova: se ne va la seconda finale di Slam dopo il Roland Garros. Da lunedì l’italiana sarà numero 5 al mondo

Wimbledon resta un sogno, ma Jasmine Paolini riparte da Londra con la certezza di essere entrata di diritto nell’élite del tennis mondiale: nella finale dei Championships edizione 137 l’azzurra, complice anche la tensione per l’appuntamento con la storia, perde contro la ceca Barbora Krejcikova, ma dopo l’exploit di Parigi, sconfitta in finale dalla polacca Iga Swiatek, e la conferma di Londra, scala il ranking mondiale, confermandosi tra le più forti al mondo.

Da lunedì Paolini sarà la numero 5, due posizioni più in alto della sua precedente classifica: più di un premio di consolazione dopo la sconfitta in tre set nella finale dell’All England Club (6-2, 2-6, 6-4), conclusasi in poco meno di due ore. Epilogo deludente di due settimane che hanno riscritto la storia del tennis italiano: perché se non le è riuscito di diventare la prima azzurra di sempre a trionfare sui prati di Wimbledon, Paolini ha comunque centrato un’impresa senza precedenti, la prima italiana a raggiungere l’epilogo del torneo più antico e prestigioso.

«In questo momento sono molto triste - le parole a caldo della ventottenne italiana, col regalo del suo sorriso anche nel momento no -. Ma devo ricordarmi che questo per me resterà sempre una bella giornata. Perché era qui, guardando le finali e tifando Roger Federer, che sognavo di diventare una tennista. E vedere oggi dal campo questo stadio pieno è come un sogno che si è avverato».
La tensione condiziona l’avvio di match di Paolini, che entra in campo contratta e meno reattiva del solito, e non certo perché la tribuna è gremita di vip, da Billie Jean King a Martina Navratilova, da Tom Cruise a Margot Robbie col pancione.

Due break assicurano alla ceca il primo set. Opposta l’inerzia nella seconda partita, nella quale la toscana - finalmente liberatasi dalla pressione di essere la favorita (classifica alla mano) - alza il livello del suo tennis per ristabilire la parità. Equilibrio che si allunga nei primi sei game della terza decisiva frazione, fino al fatidico settimo game, nel quale uno sciagurato doppio fallo di Jasmine regala il break decisivo a Krejcikova.

Il finale di partita è palpitante: la ceca va al servizio per chiudere il match sul 5-4. Paolini salva due match-point, ma non riesce a trasformare un’occasione per strappare il servizio all’avversaria, che alla terza occasione infine si aggiudica i Championships. Il secondo Slam della sua carriera, dopo il Roland Garros conquistato nel 2021. Solo numero 32 del ranking mondiale, in carriera Krejcikova aveva già trionfato due volte all’All England Club, ma in doppio, nel 2018 e nel 2021, in coppia con la connazionale Katerina Siniakova. Ma questa volta, dopo avere raggiunto al massimo gli ottavi di finale nelle tre precedenti partecipazioni da singolarista, ha smentito ogni pronostico. «Non ho parole per descrivere questo momento - dice la ceca -. Senza dubbio è il miglior giorno della mia carriera, e probabilmente anche della mia vita. È stata una partita incerta e difficile, nel terzo set mi ripetevo solo di continuare ad essere coraggiosa. Ero pronta, anche se il match si fosse allungato, perché sapevo che Jasmine non avrebbe mollato nulla. È incredibile quello che ha raggiunto in così poco tempo».

Per l’azzurra sei mesi di successi a ripetizione come mai prima in carriera, un 2024 da favola, iniziato con il primo «1000» conquistato a Dubai, quindi l’acuto agli Australian Open (ottavi di finale), la finale di Parigi, la semifinale sull’erba di Easbourne, e il bis sui prati di SW19. Non ha saputo sfatare il tabù di Wimbledon, ma l’allieva di Renzo Furlan è già nella storia, e prima di lei solo Francesca Schiavone, numero 4 a gennaio del 2011, è andata più in alto nel ranking mondiale. Una scalata accompagnata dall’immancabile sorriso, sotto gli occhi gioiosi dei suoi genitori, Ugo e Jaqueline, che anche nel giorno della delusione più cocente hanno applaudito, incoraggiato e consolato la figlia. Che riparte da Londra con la convinzione di poter essere protagonista su ogni superficie, a cominciare dalla terra rossa delle Olimpiadi di Parigi, l’inevitabile prossimo obiettivo di Jasmine.

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