Giovedì 19 Dicembre 2024

Il derby di Wimbledon è di Sinner, ma che partita con Berrettini

Jannik Sinner

Al termine di un match intenso e vibrante, una battaglia di nervi e non solo di colpi, come si addice ad ogni derby, è Jannik Sinner ad aggiudicarsi la sfida tutta italiana contro Matteo Berrettini, che gioca alla pari ma cede in quattro set: prosegue, dunque, la marcia del n.1 al mondo sui prati dell’All England Club, dove nel terzo turno lo attende il serbo Miomir Kecmanovic. Show azzurro nella terza giornata dei Championships: davanti ad un Centre Court gremito come solo per le finali, Sinner gioca con autorevolezza i primi due set, soffre e subisce il ritorno del romano nella terza frazione, prima di imporsi in tarda serata, dopo quasi quattro ore di gioco (7-6(3), 7-6(4), 2-6, 7-6(4)). Regna l’equilibrio nel primo set, che si risolve solo al tie-break, dopo che Berrettini, nel decimo game, aveva annullato con coraggio e bravura un set point a Sinner. Una resa solo rimandata di qualche minuto, perché al tie-break è il n.1 al mondo ad aggiudicarsi la prima frazione. L’equilibrio sembra confermarsi anche nel secondo set, fino a quando il romano mette a segno il primo break della partita, portandosi avanti 4-2. Non si fa attendere la reazione di Sinner, che trascina nuovamente la partita al tie-break, ancora una volta favorevole all’altoatesino. La terza partita si apre con il nuovo break di Berrettini, che approfitta del passaggio a vuoto di Sinner per strappargli nuovamente il servizio e allungare il match. La quarta frazione si tramuta in un prolungato duello psicologico: Berrettini salva un match-point, ma il tie-break successivo premia ancora Sinner, apparso stremato ancor più che felice dopo la vittoria. La risposta migliore a Carlos Alcaraz che qualche ora prima aveva impiegato meno di due ore per liquidare l’australiano Alexander Vukic (76(5) 62 62). Una prova di forza per legittimare le quote degli allibratori, che continuano ad indicarlo come l’uomo da battere sui prati di Church Road. Nel terzo pomeriggio di Wimbledon spicca l’impresa di Fabio Fognini, che - a 37 anni compiuti - batte, per la prima volta in carriera, il n.8 al mondo, Casper Ruud. Nonostante due ore di ritardo per la pioggia, il ligure entra in campo con il piglio dei giorni migliori, aggiudicandosi con merito i primi due set. Smarrito il terzo al tie-break, Fognini si riprende in tempo per chiudere il match in poco meno di tre ore e mezza (6-4 7-5 6-7 (1) 6-3), regalandosi il terzo turno ai Championships per la settima volta in carriera. E diventando il secondo italiano, dopo Nicola Pietrangeli, a vincere due match consecutivi sui prati londinesi dopo i 37 anni. «È un gran bel regalo, è per queste partite che amo e odio il tennis così tanto», il commento a caldo di Fognini. Per accedere - per la prima volta in carriera - agli ottavi dei Championships, l’italiano dovrà vedersela con lo spagnolo Roberto Bautista Agut, vincitore in quattro set su Lorenzo Sonego (63 36 63 64). In campo femminile prosegue la sua corsa Jasmine Paolini che in due set, e un’ora e mezza di gioco, supera la belga Greet Minnen (76(5) 62).

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