Mercoledì 18 Dicembre 2024

Mezza maratona, l'oro a squadre completa il trionfo degli azzurri: ma c'è un'ombra, il gesto antisportivo di Riva

Un nuovo trionfo azzurro agli Europei di atletica a Roma arriva dalla mezza maratona che sostituisce la maratona nell’anno olimpico: Yeman Crippa ha vinto la medaglia d’oro in 1h 01’ 03, argento per un altro italiano, Pietro Riva, davanti al tedesco Amanal Petros. È arrivato anche l’oro a squadre grazie al sesto posto di Pasquale Selvarolo. Altri due azzurri tra i primi 10: Eyob Faniel, ottavo, e Yohanes Chiappinelli, decimo. Quella di Yeman Crippa e Pietro Riva è una doppietta storica, la terza azzurra di questi Europei dopo quelle nella 20 km di marcia femminile (Antonella Palmisano e Valentina Trapletti) e sui 100 metri maschili (Marcell Jacobs e Chituru Ali). I due sono stati protagonisti per tutta la gara, che si è sviluppata lungo i luoghi storici della Città Eterna. Crippa, ventisettenne trentino di origine etiope delle Fiammo Oro, due anni fa campione europeo dei 10.000 metri, ha battuto il primato dei Campionati, allungando nel finale, una volta entrato nello stadio Olimpico, dove ha fatto valere le doti di «velocista» delle medie-lunghe distanze. Riva, coetaneo di Alba, è rientrato nei chilometri finali e ha concluso staccato di un secondo dal connazionale, dopo aver superato, facendo un gesto del «ciao, ciao», il tedesco Amanal Petros, medaglia di bronzo, che era inciampato su un cordolo dell’Olimpico. «Era per dire che stavo andando, non volevo irridere nessuno, né lui né gli atleti tedeschi», ha poi spiegato Riva, ammonito per «antisportività» con un cartellino giallo. «Lo ammiro tantissimo, gli offrirò pizza o cinque chili di Nutella», ha promesso. Tra le donne ha vinto la norvegese Karoline Bjerkeli Grovdal ma l’Italia è arrivata quinta nella gara a squadre, con Elisa Palmero, quindicesima a 3’13 dalla vincitrice. «Mi ha emozionato correre in casa a Roma, vincere un altro oro è stato tosto ma sono contento di averlo conquistato», ha detto Crippa. «In gara - ha raccontato - ho avuto un piccolo fastidio al fianco che poi è andato via e mi sono tranquillizzato. Fino all’ingresso nello stadio ero ancora sotto pressione, ma gli ultimi duecento metri me li sono goduti». «È il momento più bello della mia carriera nella gara vinta da un amico, che per me è un esempio», ha commentato Riva, il mezzofondista piemontese anche lui atleta del gruppo sportivo della polizia di Stato, «non mi aspettavo il secondo posto, sapevo però di andare meglio in strada che in pista. Durante la gara mi sentivo benissimo, ho corso pensando alla posizione».

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