Giovedì 14 Novembre 2024

Un capitano e una mamma, Tamberi-Errigo portabandiera ai Giochi di Parigi

Un «capitano perfetto» e una «mamma campionessa»: Gianmarco Tamberi, oro olimpico del salto in alto a Tokyo 2020, e Arianna Errigo, olimpionica a squadra nel fioretto a Londra 2012, hanno vinto un’altra medaglia, quella del portabandiera dell’Italia a Parigi 2024. E’ una coppia di campioni che hanno vinto tutto, superando i confini dello sport con un fascino che rende l’accoppiata uomo-donna gradita al Cio una coppia davvero glamour. «Un sogno, è la notizia più bella», esulta Gimbo, che pure di buone novelle ne vive tante. «Scoppia il cuore di gioia», il commento di Errigo, tornata in pedana - e da vincente - cinque mesi dopo un parto gemellare. Giovanni Malagó era arrivato a Palazzo H alle 9 in punto. Tre ore prima del consiglio nazionale nel quale avrebbe poi annunciato i portabandiera dell’Italia ai Giochi. A bordo della sua Maserati il capo del Coni era già al telefono, ma non con Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo. A loro la notizia che sarebbero stati i due alfieri azzurri l’ha data ieri sera chiedendo però massimo riserbo. L’annuncio, infatti, è arrivato in Consiglio tra gli applausi dei presidenti con la scelta che, come per Tokyo, è ricaduta su un uomo e una donna come da indicazione del Cio. Saranno dunque loro due a ricevere il tricolore dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il 13 giungo nei giardini del Quirinale e a sfilare con la bandiera sulla Senna il prossimo 26 luglio per la cerimonia d’apertura. Una decisione, quella ricaduta sull’altista e la schermitrice, che il presidente del Coni ha definito di «buon senso» e con alla base il criterio non scritto dell’aver vinto un oro olimpico per essere alfiere azzurro. «Un premio non solo per le due federazioni», ha aggiunto Malagò. Gimbo e Arianna rappresentano molto di più. Una mamma di due bimbi, lei, un capitano e star social, lui, come dimostra anche la presenza in America per l’All-Star Celebrity. «Gianmarco dopo Tokyo ha continuato a vincere tutto, dimostrandosi un capitano vero dell’atletica» ha detto Malagò spiegando come Tamberi abbia battuto la concorrenza di molti suoi colleghi. Su tutti Paltrinieri ma «il nuoto ha avuto una portabandiera unica due edizioni fa (Federica Pellegrini, ndr)» ha sottolineato il n.1 del Coni, specificando come invece l’atletica non avesse un alfiere dai Giochi di Seul del 1988 con Mennea. E Tokyo è stata edizione atletica per gli azzurri della Fidal. Oltre lo sport va anche la scelta della Errigo. «Arianna è la testimonianza che si può continuare a essere atlete di vertice anche dopo esser diventate mamme», la motivazione di Malagò. Sbaragliate così concorrenti quali Antonella Palmisano (penalizzata dalla scelta dell’atletica al maschile) ma anche di Caterina Banti (velista che condivide i successi con Tita) e Vanessa Ferrari. «Il cuore mi scoppia di gioia», il commento a caldo della schermitrice azzurra nominata portabandiera a un anno di distanza dalla nascita dei figli Stefano e Mirea. «Avevano solo quattro mesi lo scorso luglio, quando sono tornata in pedana al Mondiale di Milano vincendo un oro a squadre e un argento individuale - ha detto Errigo - Una dimostrazione a me stessa, e a tutte le donne, che si può esser madri e atlete d’alto livello». Di sogno, invece, ha parlato Gimbo. «E non ci poteva esser notizia più bella», la dichiarazione all’ANSA dell’azzurro, convinto che la scelta sarebbe ricaduta su Paltrinieri. «Mi ero preparato all’idea che la scelta sarebbe ricaduta su Greg - ha raccontato Tamberi -, un atleta e un amico del quale nutro un’immensa stima. Spero con tutto il cuore di poter essere per l’Italia all’altezza di questo ruolo e prometto che farò di tutto per esserlo». Intanto il conto alla rovescia scorre inesorabile e a 95 giorni dalla cerimonia d’apertura l’Italia Team ha i suoi alfieri tra i 221 atleti, fin qui, qualificati (111 uomini e 110 donne).

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