Se c’era qualche dubbio, Jorge Martin ha dato in Portogallo un chiaro segnale di essere di nuovo pronto a sfidare Francesco Bagnaia per la conquista del titolo mondiale. Il pilota della Ducati Pramac ha fatto il vuoto in gara, mentre alle sue spalle è successo di tutto negli ultimi giri, con la toccata tra Francesco Bagnaia e Marc Marquez, e conseguente caduta che di fatto ha messo fuori causa entrambi, e poi il guasto che ha tolto un secondo posto certo a Maverick Vinales con l’Aprilia. Una serie di episodi che ha lanciato lo spagnolo in testa alla classifica - ha 60 punti, +23 su Bagnaia -, ma anche riacceso la voglia di Enea Bastianini, secondo sulla pista dove l’anno scorso si fratturò una spalla, e regalato il primo podio MotoGp al rampante Diego Acosta con la Ktm Gag Gas. A premiare i tre è stato l’ospite d’onore Josè Mourinho, alla sua prima volta in un Gp motociclistico con l’incarico di sventolare la bandiera a scacchi. Il tecnico prima della gara ha fatto visita al team Ducati e incontrato anche i fratelli Marquez, ma tra selfie e autografi ha dichiarato tra l’altro di voler tornare presto al allenare. Martin ha martellato come sa fare fin dalla prima curva, bruciando al via Bastianini e impedendo poi a chiunque di avvicinarsi per mettere in dubbio il suo primato, in primis Vinales, ma anche un convincente Bastianini. «Oggi non ho avuto problemi con la moto e sapevo cosa potevo fare - ha commentato a caldo Martin -. Sono partito veloce, poi ho gestito bene le gomme, ma Maverick ed Enea erano sempre vicini. Quindi ho creato un divario che poi è stato sufficiente per la vittoria. E’ stato un sollievo tornare a vincere dopo l’anno scorso, perché so di potercela fare». Vinales ha spremuto la sua Aprilia per stare in scia, ma quando ormai il secondo posto sembrava garantito, un guasto al cambio ha rovinato la giornata al vincitore della sprint di ieri e al team veneto è rimasto solo l’ottavo posto di Aleix Espargaro. Sentimenti altalenanti alla Ducati Lenovo, ma la bella prova di Bastianini non basta a lenire la delusione per quanto accaduto a Bagnaia. Dopo il quarto posto di ieri, il torinese era a caccia di rivincita, ma si vede che a Portimao non era aria e il bicampione del mondo si è ritrovato presto distante dai tre di testa. Nel finale, lo ha infilato Acosta, soffiandogli quello che sembrava il quarto posto, poi è arrivato Marc Marquez, deciso a imitare il giovane connazionale. L’ex Honda ha provato il sorpasso in curva, poi ha allargato la traiettoria e l’italiano si è infilato per il controsorpasso e i due si sono toccati, finendo a terra. Niente danni, ma addio gara. Lo zero nella casella dei punti vale per Pecco un -23 in classifica - prima di lui ci sono Brad Binder, oggi quarto, a -18 e Bastianini a -21 - e per Marquez un -33. «Oggi sono deluso, zero punti non me li aspettavo. Ero ottimista per la gara, credevo fossimo a posto e invece mi sono accorto che non avevo grip al posteriore, non riuscivo a fare quello che volevo», ha detto Bagnaia dopo essere stato ascoltato in direzione gara sull’episodio finale. Anche Marquez è stato convocato per quello che è stato archiviato come un incidente di gara, senza sanzioni per i due piloti. «Io forse ne avevo un pò di più ma eravamo in lotta per la quinta posizione e sono cose che capitano - ha commentato Marquez -, siamo stati sfortunati. Peccato per tutti e due non aver raccolto punti».