Si conclude agli ottavi la corsa di Luca Nardi a Indian Wells, il torneo 1000 californiano dove da lucky loser martedì aveva battuto il numero 1 al mondo, Novak Djokovic. Il pesarese si è arreso 6-4 6-3 all’americano n. 17 Atp Tommy Paul in un’ora e venti di gioco. Una sconfitta comunque onorevole che certo non invalida quanto di buonissimo Luca ha sorprendentemente fatto in questi giorni. Contro Paul è emersa in modo chiaro la desuetudine che ha nel giocare in appuntamenti di questo livello e contro avversari che sono in grado di mantenere un livello altissimo per tutta la partita, cercando di ottenere il massimo dei risultati ‘picchiandò sui punti deboli di chi hanno di fronte. Nardi ha patito la scarsa resa della prima di servizio (60% in campo) e della sua seconda palla di servizio che gli ha fruttato solo il 41% dei punti. In più il ragazzo italiano seguito da Giorgio Galimberti ha probabilmente accusato, senza rendersene conto, il peso, nuovo per lui, di avere addosso occhi e attenzione di gran numero di appassionati e non. Alla celebrità e alle attese altrui bisogna abituarsi e non è detto che si riesca immediatamente. L’esperienza di Sinner insegna che se si hanno i mezzi per provarci il cammino di crescita è lungo e costellato anche di sconfitte: anche nel match contro Paul Luca ha dimostrato di essere in possesso di una visione di gioco e di fondamentali di primissimo ordine. Grazie ai punti conquistati a Indian Wells da lunedì farà il suo ingresso fra i primi cento giocatori del mondo attestandosi alla posizione 96. E la sua stagione è davvero solo iniziata.