Francesco Bagnaia risorge, Jorge Martin crolla nel Gp del Qatar e tra una settimana, a Valencia, il campione del mondo avrà a disposizione la mano vincente per confermarsi. Il secondo posto conquistato da Pecco nella penultima prova stagionale alle spalle di uno spettacolare Fabio Di Giannantonio e il deludente decimo posto dello spagnolo del team Gresini, triplica in un colpo, da 7 a 21 punti, il distacco tra i due, ribaltando anche la situazione psicologica che il risultato della gara sprint di ieri aveva spostato in favore dell’inseguitore. Bagnaia potrebbe essere incoronato già sabato prossimo, nella gara sprint. Gli basterà guadagnare altri 4 punti su Martin, dato che con 25 di vantaggio sarebbe aritmeticamente campione, avendo un maggior numero di vittorie quest’anno. «Sono molto contento, siamo riusciti ad aumentare il vantaggio su Martin e sarà importante per Valencia - ha detto a caldo il leader della classifica, visibilmente sollevato -. Quello che mi aspettavo ieri è successo. Sono stato perfetto alla partenza e sono stato al comando per tanto tempo, ma Diggia è stato incredibile. Ho cercato di gestire le gomme, ma poi ho commesso un errore e sono andato fuori. Stavo per fare un disastro, ma alla fine sono contento». La sua cavalcata trionfale è stata interrotta al terz’ultimo giro, quando Di Giannantonio ha rotto gli indugi e lo ha sorpassato. Nel tentativo di recuperare, Bagnaia ha rischiato finendo lungo in curva e da quel momento si è limitato a difendere il secondo posto dall’arrivo di Luca Marini. Un podio tutto italiano e marchiato Ducati ha illuminato così la notte del Qatar, mentre Maverick Vinales ha portato un’Aprilia sulla quarta piazza. Enorme la gioia del romano Di Giannantonio, che ha vinto la sua prima gara in MotoGp dimostrandosi meritevole di una sella nel 2024 che ancora gli manca. «È stato un weekend incredibile e la gara è stata fantastica - ha detto il vincitore -. Quando ero dietro a Pecco sapevo di averne di più, a metà gara avevo problemi con l’anteriore ma ne aveva anche lui. È una redenzione per me e per chi mi è stato vicine». Dall’entusiasmo di ‘Diggià alla delusione di Martin, che dopo la vittoria di ieri sperava di dare un altro colpo alle certezze di Bagnaia. Ma una pessima partenza dalla quinta piazzola, opposta a quella eccellente del rivale, lo ha relegato all’ottavo posto costringendolo a rincorrere. Ma oggi il passo non era quello giusto, le gomme non giravano e dopo essere risalito fino al sesto posto, lo spagnolo ha dovuto subire altri sorpassi, difendendo a fatica la decima posizione. Ora l’assalto al trono diventa un’impresa disperata. Intanto, il Gp del Qatar ha incoronato lo spagnolo Jaume Masia campione del mondo della classe Moto3. Il pilota del team Honda Leopard Racing ha vinto la gara, suo quarto successo stagionale, conquistando la matematica certezza del titolo dato che l’unico rivale, il giapponese Ayumu Sasaki, ha chiuso solo al sesto posto e con un distacco di 28 punti in classifica non può più raggiungerlo. Il mondiale Moto2 si era già deciso in Malesia, col titolo assegnato ad un altro spagnolo, Pedro Acosta.