Atp Finals: tra Sinner e la finale c'è solo Medvedev, nell'altro match sfida Alcaraz-Djokovic
Jannik Sinner dovrà superare il russo Medvedev per strappare il pass per la finale delle Atp Finals di Torino. L’incontro è in programma domani (sabato 18 novembre) alle 14.30. Si tratta di un remake delle finali dei tornei di Pechino e Vienna del 2023: in entrambi i casi la resistenza del russo è stata piegata dal gioco martellante dell’azzurro. Nei precedenti sei confronti, però, Medvedev aveva sempre vinto (il bilancio è di 6-2). «Il campo è veloce, affrontare i giocatori che servono molto molto bene come Daniil è difficile. Sarà una partita complicata. La cosa più bella è arrivare a giocarle le gare come questa», ha detto Jannik nel post partita dopo la vittoria con Holger Rune. Accompagnato dai tecnici Simone Vagnozzi e Darren Cahill, nel pomeriggio di venerdì si è concesso un bagno di folla allenandosi sul campo allestito all’interno del Pala Alpitour, che fino a poco prima aveva ospitato Novak Djokovic. È stata un po’ più di una seduta defatigante o di una rifinitura, quasi un allenamento vero e proprio. Sinner arriva da un tour de force, ha vinto 17 delle ultime 18 partite giocate (ha perso solo con lo statunitense Ben Shelton al Master di Shangai il 10 ottobre scorso). Un po’ di fatica comincia a farsi sentire, spunta anche qualche piccolo acciacco (con Rune ha accusato un fastidio alla schiena). «Sono contento di essere qui - ha detto - e di andare in campo per dare il massimo. Ho un giorno e mezzo per recuperare, in modo da essere al top per sabato». La sfida Sinner-Medvedev non è una novità per le Atp Finals di Torino. Nel 2021 il russo sconfisse in tre set (6-0, 6-7, 7-6) il giovane Jannik, subentrato nel torneo all’infortunato Berrettini. La partita creò polemiche, soprattutto sui social, per il gesto dello «sbadiglio» di Medvedev in faccia all’azzurro mentre stava dominando un set. Tutto poi ridimensionato dallo stesso Sinner: «Medvedev un po’ scorretto? È una parola grossa». Quest’anno il russo si è qualificato come secondo nel girone «rosso», dopo aver perso contro un pimpante Carlos Alcaraz, che sembra aver ritrovato la verve di qualche mese fa. La partita è iniziata proprio con un doppio fallo del russo, presagio di una giornata storta. L’equilibrio è poi regnato fino al 3-3 e quando l’inerzia sembrava volgere a favore di Medvedev lo spagnolo ha cominciato a fare «magie» e ha piazzato il break, prima di chiudere 6-4. Nel secondo set, invece, il servizio l’ha fatta a lungo da padrone, su entrambi i fronti. Il game decisivo è stato il nono, nel quale il fuoriclasse di Murcia ha strappato il servizio all’avversario e si è involato verso il 6-4 finale. «In questo momento Sinner è in una forma top - ha detto Medvedev nel post partita - e quindi può fare qualunque cosa, qualunque colpo, questo perché è un top player. Lui sta giocando in modo incredibile, io devo giocare meglio di oggi. Devo dimenticare in fretta il match di oggi e focalizzarmi in fretta su quello di domani: appena esco da questa stanza devo pensare come battere Jannik». Ora Alcaraz affronterà Nole Djokovic, sfida tra i primi due giocatori del ranking mondiale. A Torino sarà un sabato ad alta tensione, lo spettacolo è assicurato.