Gli scontri dopo Folgore-Sciacca: ai due tifosi ospiti imposto l'obbligo di presentazione alla polizia durante le partite
Convalidati gli arresti dei due tifosi dello Sciacca fermati al termine della partita di domenica scorsa (22 ottobre) fra la loro squadra e la Folgore, giocata allo stadio di Castelvetrano e valevole per il campionato di calcio di Eccellenza. Ai due tifosi, Bruno Arrasi e Pasquale Nigrelli, è stato imposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria del luogo di dimora 10 minuti dopo l’inizio e 10 minuti prima della fine di ogni partita. La decisione è del giudice monocratico di Marsala, che ha accolto le richieste del pm Roberto Piscitello nei confronti dei due ultras, che domenica hanno aggredito due tifosi della Folgore, mandandoli all'ospedale. Per fortuna i giovani sostenitori della squadra di Castelvetrano non sono in pericolo di vita. Al processo non si sono costituite le due squadre, mentre ha partecipato all’udienza la Lega italiana dilettanti. La società della Folgore continua comunque ad esternare attraverso i social. Il presidente Giuseppe Indelicato (nella foto) ha postato un video sulla pagina Facebook del club per commentare quanto accaduto domenica. «Sono molto amareggiato - ha detto - per i fatti avvenuti dopo la partita. Mi riferisco all'aggressione subita da due tifosi della Folgore, facilmente individuabili perché indossavano la t-shirt degli ultras. Sono due bravi ragazzi, che stavano per mettersi in auto con le mogli e i bambini per tornare a casa, quando sono stati brutalmente aggrediti da delinquenti. Mi dispiace tantissimo, anche perché la Folgore è una società che si sforza di portare la gente allo stadio. Per fortuna, tutti gli altri tifosi della Folgore erano già andati via. Altrimenti, se le due fazioni si fossero scontrate, le conseguenze non sarebbero state queste, che sono già gravissime. Sono andato all'ospedale di Castelvetrano per rincuorare i due nostri tifosi e portare la solidarietà della società».