L’inno di Mameli torna a risuonare sul podio della MotoGp grazie alla vittoria di Francesco Bagnaia con la Ducati ufficiale nel Gp d’Indonesia. Un successo ottenuto grazie ad una straordinaria rimonta dalla 13/a posizione di partenza che riporta il campione del mondo in carica in testa alla classifica, con un immediato controsorpasso su Jorge Martin. Lo spagnolo paga caro un eccesso di foga, scivolando a terra mentre guidava la gara e lasciando via libera a Bagnaia, che completa la sua opera andando a superare negli ultimi giri Maverick Vinales, secondo al traguardo con l’Aprilia. Sul podio sale anche un ritrovato Fabio Quartararo con la Yamaha, ma l’Italia può gioire anche per il quarto e quinto posto di Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi, reduce dall’operazione dopo la frattura di una clavicola.
La partenza della gara ha detto molto su quello che sarebbe accaduto, con Martin che è scattato dalla sesta piazza ed è andato subito in testa, bruciando anche Luca Marini che era in pole position. Dalle retrovie, Bagnaia non è rimasto a guardare e ha cominciato dalla prima curva la sua rimonta, portandosi subito a ridosso del gruppetto di testa. «Partire dal tredicesimo posto mi ha fatto dire "dai il massimo" - ha spiegato il piemontese -. Ho visto Martin andare via e ho pensato di gestire le gomme. E’ andata bene, negli ultimi dieci giri andavo proprio forte. Penso che ci meritassimo una gara come questa». Dopo la deludente sprint di ieri, con l’ottavo posto e la leadership passata a Martin, il campione del mondo è riuscito a reagire al meglio, con decisione ma anche con prudenza. Quella che non ha avuto lo spagnolo della Ducati Pramac, che attorno a metà gara si è ritrovato a terra quando aveva una manciata di secondi di vantaggio su Vinales e Bagnaia, che in poche tornate ha preso la testa della gara per puntare, con saggezza, al traguardo.
Molti piloti, tra i quali ancora una volta Marc Marquez, hanno pagato con cadute e conseguenti ritiri una generale difficoltà nella gestione degli pneumatici, mentre Marini è stato messo fuori causa da Brad Binder, molto aggressivo in pista tanto da meritarsi due long lap penalty. Il sudafricano ha comunque chiuso sesto e resta quarto nella classifica mondiale ma lontano da Bezzecchi, terzo con 283 punti.
La lotta per il titolo, a cinque gare dalla fine del mondiale, è comunque riservata a Bagnaia, che ha 346 punti, e Martin, che è scivolato a -18. Il vento sembra ora a favore dell’italiano, che ha conquistato la sesta vittoria stagionale, sottolineata dal su X dal presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Rimonta pazzesca e vittoria da urlo per un grandissimo Bagnaia. Un successo speciale che vale di nuovo la leadership. Complimenti Pecco, grazie per queste incredibili emozioni!».
La sfida con Marti, però, è tutt’altro che finita. «Ho fatto un brutto errore e dovevo stare più attento - ha detto lo spagnolo -, ma so che anche oggi, come ieri, nessuno poteva battermi. Penso quindi che in generale siamo più forti e sono ottimista». la prossima gara, tra una settimana, sarà sullo spettacolare palcoscenico di Phillip Island, dove promette di dire la sua anche Vinales. «Oggi ho guidato benissimo, controllando le gomme ma Pecco era più veloce - ha affermato lo spagnolo dell’Aprilia -, sono molto soddisfatto del secondo posto. Vogliamo ripeterci in Australia».
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