Jannik Sinner chiude nel modo migliore la sua prima avventura in Cina che gli ha già regalato il quarto posto nel ranking mondiale, battendo per la prima volta in carriera, al settimo tentativo, il russo Daniil Medvedev e conquistando il trofeo nel China Open. A Pechino, al rientro nel circuito a quasi un mese dall’uscita di scena all’Us Open e dopo le polemiche per il ‘nò alla Coppa Davis, l’azzurro ha mostrato di aver fatto un altro passo avanti dal punto di vista mentale e anche fisico, mettendo sotto uno dopo l’altro negli ultimi due match Carlos Alcaraz e lo stesso Medvedev.
Il russo ha opposto più resistenza rispetto allo spagnolo e la finale si è risolta con un doppio tie break, 7-6, 7-6, entrambi però quasi dominati dall’altoatesino, al suo nono trionfo in carriera in un torneo Atp e al secondo in un 500.
«Grazie, Daniil, per avermi fatto vincere almeno un match contro di te - ha esordito Sinner con un sorriso nella cerimonia di premiazione -. Grazie per avermi reso un giocatore migliore e spero che potremo entrambi ottenere ancora grandi risultati quest’anno». Ma certo Medvedev non ha fatto nulla per favorire l’azzurro, il quale ha offerto una prova di forza che ne certifica l’evoluzione, forse un punto di non ritorno nel suo cammino di perfezionamento tecnico: ha vinto l’82% di punti con la prima e il 71% con la seconda (contro il 52% del rivale), ha risposto meglio, ha realizzato 30 vincenti a 26 ma soprattutto ha ottenuto 23 punti su 33 discese a rete. Ha fatto la differenza negli scambi brevi: 52 punti vinti contro 39 persi il bilancio in quelli conclusi in meno di cinque colpi, mentre in quelli lunghi c’è stata una sostanziale parità.
Ieri Sinner aveva detto di temere il servizio del russo, che in effetti non ha mai subito un break, ma a sua volta l’italiano non ha ceduto di un millimetro sulla propria battuta e nei momenti decisivi dei tie break ha saputo fare la differenza alternando molto i colpi e tenendo sempre in mano il gioco, con improvvise accelerazioni di dritto sempre sofferte dal russo. Sinner peraltro dà il meglio quando è lui a decidere cosa fare con la palla e oggi per la prima volta è riuscito a tenere questo atteggiamento contro un rivale che finora lo aveva sempre «spento».
Dopo il 6-6 nel primo set, il moscovita ha perso due mini-break nei primi due turni di battuta del tie break. Un doppio fallo e un passante di diritto largo su un attacco profondo, ma non irresistibile, hanno lanciato sul 3-0 Sinner, che ha allargato il vantaggio con due vincenti. Un terzo mini-break gli ha consegnato cinque set point consecutivi e al secondo è arrivato il traguardo del primo set (7-2), dopo poco più di un’ora di gioco. Anche la seconda partita ha avuto lo stesso andamento e durata, sboccando al nuovo tie-break. L’azzurro è andato subito sul 3-0, poi sul 4-2 per poi chiudere ancora per 7-2.
«Jannik ha giocato un gran match, sta vivendo una stagione fantastica. Speriamo di giocare ancora delle finali così», ha commentato Medvedev che dopo aver visto il match di ieri dell’italiano dove aver capito che fare la settima vittoria su di lui non sarebbe stata una conquista facile. Il dubbio si è trasformato in certezza, e ora i due si trasferiranno a Shanghai per il penultimo Masters 1000 della stagione. Ma Sinner lo farà con una nuova consapevolezza.
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