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MotoGP, Martin re della Sprint a Motegi: ora Bagnaia rischia il sorpasso

Il pilota spagnolo ha ridotto ad appena 8 punti (dai 62 che erano dopo l’Austria) il distacco da Pecco

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Con un passo indiavolato, degno delle qualifiche, Jorge Martin si è confermato a Motegi l’uomo-Sprint del mondiale MotoGP vincendo la terza gara breve di fila, la quinta della stagione. Scattato dalla pole (con il nuovo record della pista), il madrileno del team Pramac, satellite Ducati, è partito benissimo allo spegnersi del semaforo ed ha fatto gara a sé dalla prima all’ultima curva dei 12 giri. Solo la KTM di Brad Binder - secondo - è riuscito a restargli in scia, mentre Francesco Bagnaia ha dovuto a lungo lottare con un’altra KTM, quella dell’ex compagno di team Jack Miller, per strappare un sudatissimo terzo posto. Il distacco tra lui e Martin si è così ridotto ad appena 8 punti (dai 62 che erano dopo l’Austria) e domani il n.1 partirà sapendo di essere a rischio sorpasso.
«Mi aspettavo di avere più grip, di essere più veloce. Invece ho faticato fin dal primo giro. Ho dovuto cercare di limitare i danni» ha commentato un Bagnaia piuttosto contrariato.

«Per la gara bisogna capire cosa è successo, vedremo... Sono sereno perché so che qualcosa non ha funzionato, avessi avuto la possibilità di fare meglio e l’avessi sprecata sarebbe diverso», ha proseguito il leader del mondiale. «Sono partito con la consapevolezza di avere un certo pacchetto e poterlo sfruttare, invece nei primi due-tre giri la moto non andava proprio - ha proseguito il pilota Ducati - Poi è andata meglio, ma su una pista così non avere grip è un problema». Martin ora lo ha nel mirino. «Cambia poco dal mio punto di vista - ha assicurato Bagnaia - L’approccio è sempre quello di fare il meglio possibile, mentalmente non ho mai pensato di gestire. Anzi, forse qualche volta avrei dovuto farlo. Ma mancano 13 gare, il mondiale è ancora lungo».

«No, non mi sono nascosto nelle prove, però ho lavorato con tanta benzina e gomme usate». Con pneumatici freschi (dura davanti, morbida al posteriore, scelta di tutti i protagonisti) Martin ha dominato la Sprint con tempi che hanno lasciato a bocca aperta gli uomini del suo box. «Non mi aspettavo di riuscire a tenere questo ritmo - ha ammesso lui - Quasi da time-attack. Per domani la soft dietro è la gomma giusta. In gara spero di fare bene, anche se sarà impossibile andare come oggi perché con il doppio di giri la posteriore finisce presto. Servirà essere costanti almeno fino a metà e poi vedere come stanno le gomme. Oggi ho provato subito a mentenere la prima posizione, spero di partire bene anche nella gara lunga, per poi trovare il passo giusto».

Gara in salita per Marco Bezzecchi, terza forza del mondiale. Caduto ad alta velocità durante le qualifiche, il ducatista del team VR46 è partito quarto e non è mai stato nel vivo della lotta per il podio, giungendo sesto, dietro Miller e Johann Zarco, ma davanti a Marc Marquez. Ora il distacco del riminese dalla vetta è di 47 punti. In Giappone si è rivista la Yamaha in versione lumaca, con Fabio Quartararo 15mo e Franco Morbidelli 16mo. Sabato senza squilli di Aprilia: anonimo Maverick Vinales, nono, mentre Aleix Espargaro è stato costretto al ritiro da un problema tecnico.

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