Jorge Martin ha sfruttato al massimo l’occasione che la sorte gli offriva su un piatto d’argento. Affrontare due avversari in parte menomati nella condizione fisica. Il fine settimana perfetto dello spagnolo a Misano era iniziato ieri con la pole e la vittoria nella Sprint Race, è proseguito oggi con il dominio nella gara lunga. Così il -50 punti da Francesco Bagnaia che lo aveva accompagnato a San Marino si è ridotto ad un più abbordabile -36 (283 contro i 247) ed in India, a fine mese, il mondiale MotoGP potrebbe clamorosamente riaprirsi.
Bagnaia, sia oggi che sabato terzo sul traguardo, sempre alle spalle di Marco Bezzecchi, può comunque gioire. Per chiunque altro dotato di minor talento e coraggio sarebbe stato difficile limitare i danni più di quanto il campione del mondo sia riuscito a fare, nonostante la collezione di acciacchi ereditata dall’investimento di Barcellona. «Ho finito questa gara distrutto, ma felice. A sospingermi è stato il desiderio di fare una bella gara per i tifosi. Ma a metà dei 27 giri ero distrutto», ha commentato a caldo Pecco, oggi in tuta gialla, come la livrea della sua Ducati. Visibilmente dolorante, ha dovuto farsi aiutare per scendere dalla moto, una volta rientrato ai box. «Sono contento di come è finita», ha aggiunto, sotto lo sguardo del mito delle due ruote, Valentino Rossi. Rimasto prostrato per qualche istante sulla sua Ducati, il campione in carica ha aggiunto: «Non è stato facile». Da parte sua Bezzecchi ha scherzato con Bagnaia riguardo ai suoi sorpassi: «Pecco è un basta...o perché non ha voluto ammettere la carenata, ma alla fine ci sta. Ognuno fa il suo, l’entrata ci stava. Io scherzo con Pecco e gli rompo le scatole, ma nei suoi panni avrei fatto lo stesso. Ho provato a superare Jorge alla curva 2, ma non ci sono riuscito e ho dovuto frenare un pò di più».
Autore anche del record della pista, non meno ‘sul pezzò è stato Martin (Ducati Pramac). Dopo una partenza brillante ha resistito strenuamente agli attacchi delle altre Ducati, a cominciare da quello di Bagnaia. Il campione del mondo in carica si è rapidamente accodato allo spagnolo, prima di essere raggiunto e passato da Bezzecchi (Ducati-VR46), nell’ultimo terzo di gara.
Intanto, Martin volava verso la sua seconda vittoria stagionale: «Ho provato a stare davanti fino alla fine e quando ho visto che il divario cominciava ad allargarsi, ho spinto come non mai» ha detto Martin.
Sotto un sole cocente, Bagnaia negli utimi giri ha dovuto respingere - come nella Sprint di sabato - gli attacchi del veterano Daniel Pedrosa. Wild card e collaudatore della KTM, lo spagnolo ha dimostrato di avere ancora un ottimo manico, pure se è stato favorito dalla scivolata del suo compagno di squadra, il sudafricano Brad Binder, durante l’ottavo giro (su 27), per arrivare ai piedi del podio, con l’unica KTM nella Top 10. Binder, ripartito dopo la caduta, è giunto 14/mo, mentre l’australiano Jack Miller è stato costretto al ritiro.
Dietro gli uomini forti del fine settimana più di un nome illustre ha chiuso nell’anonimato la trasferta di San Marino. Marc Marquez ha concluso settimo con la sua Honda, una volta di più deludente. Peggio ha fattp il campione del mondo 2021 Fabio Quartararo (Yamaha), 13/mo con un distacco abbissale.
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