Si è concluso ieri domenica 3 settembre, con l'ultima tappa in programma, la Sarzana - Casano di Luni, il 47° Giro della Lunigiana, che ha visto gareggiare per tre giorni i migliori corridori al mondo della categoria Jrs. La tappa finale, della distanza di 104 km, è andata allo spagnolo Pablo Gonzales davanti al norvergese Mikal Grimstad e lo sloveno Jaka Marlot. A vincere la classifica finale è stato il francese Leo Bisiaux, già Campione del Mondo di ciclocross accompagnato sul podio dal ligure Lorenzo Finn e dal trentino Lorenzo Mottes.
Bene la Rappresentativa Siciliana con Luca Brancato, che anche ieri è riuscito a stare sempre nel gruppo dei più forti chiudendo la gara a soli 28" dal vincitore, ma soprattutto entrando tra i primi dieci nella classifica generale Giovani e in quella Assoluta Italiani. "Luca Brancato ha fatto veramente un gran Giro - afferma il Tecnico regionale Nello Gangemi - sempre all'altezza dalla prima all'ultima tappa e sempre nel gruppo dei migliori, non per niente è entrato nella Top ten delle classifiche Italiani e Maglia Bianca". Ritirati tra la prima e la terza tappa Nunzio Fallo, Elia Basile e Mario Badalamenti, hanno tenuto botta fino all'ultimo Christian Di Prima e Raffaele Tela
"Concludere il Lunigiana con tre corridori non è una cosa scontata- continua Gangemi. "Tela e Di Prima hanno sofferto nelle prime due giornate per crescere poi nel finale del Giro della Lunigiana. Gli altri atleti, Basile, Fallo e Badalamenti hanno probabilmente pagato uno stato di forma non proprio ottimale. Sono veramente soddisfatto del risultato della squadra in una competizione internazionale dove hanno corso gli atleti Jrs più forti del mondo".
Da segnalare il bel gesto di fair play di Mario Badalamenti che nella giornata di ieri, quando, ormai era fuori dai giochi, ha incoraggiato ed aiutato il corridore del Casano Alessandro Failli , ancora in lotta per la classifica dei traguardi volanti, ma che aveva quasi mollato nel tratto finale anche a causa di un malessere fisico. Il palermitano lo ha spinto da dietro con la sua bicicletta incoraggiandolo a non mollare. Gesti di un ciclismo di altri tempi che ci fanno capire quanto di importante può ancora insegnare lo sport soprattutto a livello umano oltre che agonistico.
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