«Siamo quasi pronti» dice Sofia Goggia alla vigilia della discesa libera che può portare a lei il titolo mondiale dopo quello olimpico del 2018 in Corea e all’Italia il terzo oro in tre gare con le strepitose ragazze azzurre. Quel ‘quasì messo lì dalla bergamasca ha un sapore scaramantico visto che in tre prove cronometrate per due volte ha realizzato il miglior tempo mentre in una ha ottenuto il terzo. Il tutto, dopo una stagione dominata con quattro vittorie ed un secondo posto su cinque gare disputate , vincendo anche con una mano fratturata ed appena operata come successo a dicembre a St.Moritz.
«Anche l’ultimo allenamento è stato positivo. La ’costruzionè di questa discesa mi è venuta abbastanza bene - ha spiegato la perfezionista bergamasca dopo la prova odierna - e penso di aver capito una pista che va interpretata. Devo riuscire a concatenare con la giusta intensità tutti i pezzi della pista, prendendo le curve larghe e ondulate con estrema precisione». Per cui, dopo «le medaglie di Brignone e Bassino che sono state fantastiche», ora «il quartetto di discesiste è pronto ed abbiamo un ulteriore obiettivo da raggiungere», ha aggiunto Goggia. L’improvvisa scomparsa della ex compagna di squadra Elena Fanchini ha ovviamente pesato sulle ragazze azzurre. «Ognuna di noi ha una personale elaborazione del lutto e sino a ieri sono stata malissimo - ha spiegato la lombarda - e adesso mi sento tranquilla e vogliosa di fare un bel risultato».
Sono analoghi i sentimenti di Elena Curtoni, la n.2 del quartetto azzurro che ha buone chance di medaglia, anche se oggi non ha brillato: «Il pensiero alla Fanchini è grandissimo. E’ una situazione difficile da gestire ma siamo qui anche per onorare al meglio la sua memoria. Sono sicura che lei ci sta guardando - ha affermato Curtoni -. Oggi ho preso una spigolata che per poco non mi faceva cadere. Ci sono ancora delle cose da limare per fare un bel risultato». Laura Pirovano e Nicol Delago sono le altre due discesiste in gara domani, entrambe molto motivate e decise a sfruttare al meglio questa grande occasione iridata.
Le avversarie da battere sono quelle di sempre. A partire dalla svizzera Corinne Suter - eterna rivale della Goggia, oro a Cortina e oro a Pechino - e poi pare estremamente percolosa la slovena Ilka Stuhec, campionessa del mondo nel 2017 e nel 2019, tornata ad a un forma eccellente dopo un periodo opaco per infortunio. Ma altre da temere saranno le austriache che dopo una una stagione di coppa da dimenticare hanno trovato la forma proprio a questi Mondiali. E poi ancora le norvegesi Kajsa Lie e Ragnhild Mowinckel sino alla svizzera Lara Gut-Behrami, una che non molla mai. Insomma domani Goggia dovrà dare tutto quello che he ha per vincere l’oro riportando in Italia un titolo che ebbe solo una volta, ai Mondiali di Cortina nel lontanissimo 1932, con l’altoatesina Paula Wiesinger.
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