Ancora una grande giornata di gloria per lo sci azzurro quando mancano una ventina di giorni ai Mondiali francesi. E se è storico il successo n.21 in carriera per Federica Brignone, diventata l’italiana più vincente di sempre in coppa del mondo, staccando Sofia Goggia imponendosi con un finale fulminante nel primo superG di St.Anton, si può definire eccellente il terzo posto di Mattia Casse nella discesa libera sulla famosa Lauberhorn di Wengen, la pista più iconica con la Streif dI Kitzbuehel. «Ventun vittorie... grandi baldorie» è esplosa in stile Tomba Federica Brignone. «Il successo n. 21 era il mio secondo obiettivo di stagione dopo il 50/o podio in Coppa del mondo che avevo fatto a Kranjska Gora. Sono veramente soddisfatta non solo della gara ma per come ho sciato, del mio atteggiamento e di quello che sto facendo sugli sci - ha dichiarato l’azzurra. Sono contenta di come mi sono fidata da metà pista in poi. Ed è questo che mi soddisfa più del risultato, più della vittoria. Sono partita molto decisa e poi, dopo un’indecisione all’Ice Fall, sono stata molto aggressiva, tirando bene tutte le curve in una parte finale piena di angoli e trabocchetti. Ho sfruttato le mie qualità da gigantista unite a quella da velocista. Adesso ho tra i miei obiettivi le gare di Cortina e Plan de Corones e i Mondiali. Se scio così posso davvero divertirmi», ha concluso Brignone, che come numero di vittorie eguaglia Dominik Paris e ora insegue Gustav Thoeni (24 successi), mentre molto distante resta Alberto Tomba, con 50. L’azzurra nel superG si è lasciata alle spalle le svizzere Joana Haehlen e Lara Gut-Behrami. Non ha finito la gara, invece, Sofia Goggia per una spettacolare caduta finita senza danni ma che ha provocato un momento di comprensibile grande apprensione visti i suoi precedenti ed il fatto che scia con una mano fratturata. In classifica per l’Italia ci sono anche Marta Bassino ottava ed Elena Curtoni 13/a . Con 140 punti quest’ultima mantiene comunque il pettorale rosso di leader del superG ex aequo con la norvegese Ragnhild Mowinckel. Fuori anche le sorelle azzurre Nicol Delago e Nadia Delago. Buona prova per tutta la squadra con Laura Pirovano 16/a come Roberta Melesi e Karoline Pichler 18/a. Domani a St. Anton ancora un superG con altra grande opportunità per le ragazze jet azzurre. A Wengen il piemontese Casse ha conquistato, dopo quello in Val Gardena, il suo secondo podio in carriera nella prestigiosa discesa del Lauberhorn. A 32 anni, dopo aver tenuto tenacemente duro anche dopo infortuni. Mattia si sta togliendo veramente grandi soddisfazioni. «Per me è importante - ha spiegato Casse - trovare il giusto feeling con la pista e continuità di sciata. Ci sto riuscendo e ora cerco di continuare». Ha vinto - una bella doppietta dopo il successo in superG - ancora una volta il norvegese Aleksander Kilde, al 19/o successo in carriera. Secondo, beffato dal norvegese nella gara più prestigiosa sulle nevi di casa, lo svizzero Marco Odermatt he resta comunque leader assoluto della classifica generale. Per l’Italia , sulla pista più lunga del mondo seppure oggi con partenza abbassata per un pò di vento in quota, c’è poi il nono tempo di Dominik Paris che nel tratto finale non è riuscito ad essere veloce come aveva fatto nel superG. «Per me - ha detto ‘Dommè - questa di Wengen è stata comunque una tappa positiva, che mi ha ridato fiducia. Il podio oggi ci sarebbe stato bene. Ma ho fatto un paio di errori ed in fondo sono entrato nella neve riportata e non sono più riuscito ad essere veloce. Voglio portare questa positività nelle prossime gare di Kitzbuehel, sulla Streif». Buona prestazione - segnale di una squadra in crescita - anche per Matteo Marsaglia 11/o e Florian Schieder 19/o. Più indietro Christoph Innerhofer, caduto nel superG di venerdì e pieno di ammaccature e Niccolo Molteni, mentre Guglielmo Bosca non ha concluso la gara. Domani a Wengen si chiude la tappa elvetica con uno slalom speciale.