Mercoledì 18 Dicembre 2024

Gli azzurri campioni dal mondo attesi da Mattarella al Quirinale, il ct De Giorgi: «Ragazzi speciali»

Mattarella riceve le maglie azzurre dai giocatori delle nazionali di pallavolo maschile e femminile durante l'incontro dell'anno scorso al Quirinale

Gli azzurri campioni del mondo di pallavolo sono attesi al rientro in Italia dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi, lunedì 12 settembre, riceverà la squadra al Quirinale. La Nazionale sarà accompagnata all’incontro, voluto particolarmente dal capo dello Stato e fissato per le 12.45, dal presidente del Coni Giovanni Malagò, dal segretario generale del Coni Carlo Mornati e dal presidente della Fipav Giuseppe Manfredi. Grande gioia a fine gara. «Abbiamo fatto qualcosa di straordinario», dice il ct dell’Italvolley, Ferdinando De Giorgi. «Questi ragazzi - aggiunge in tv - sono speciali, nell’ultimo anno questa squadra ha avuto una crescita straordinaria. Sapevamo che stasera c'era da soffrire, è stata una vittoria di cuore». «La squadra - conferma Balaso - è stata monumentale, dedico questa vittoria alla mia famiglia, a mia moglie. Abbiamo fatto una cosa incredibile, a casa loro, nessuno se lo aspettava, nemmeno noi. Abbiamo sempre mantenuto la calma, anche in vantaggio - prosegue il libero azzurro -. Questo è stato il segreto, era fondamentale non farsi prendere dalla fretta. Io il più grande libero del mondo? Non penso, faccio quello che posso». «Forse qualcuno ci spingeva dall’alto ed è lui, mio zio. Ce l’ho fatta - esulta Simone Anzani ricordando lo zio Pasquale -. Siamo un gruppo speciale, unito: abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ora lo capiremo». I numeri lo spiegano: l’Italia è la prima nazionale, dopo la scomparsa Unione Sovietica sei volte campione, a conquistare il titolo Mondiale per la quarta volta, lasciando a quota tre il Brasile e la stessa Polonia. Ferdinando De Giorgi, tre volte sul tetto del mondo negli anni Novanta con la nazionale delle stelle, ha trasmesso al meglio i suoi insegnamenti dalla panchina, chiudendo in dodici mesi un’incredibile accoppiata Europei-Mondiali con una squadra giovane e con ampi margini di crescita. Ma intanto la festa può cominciare.

leggi l'articolo completo