Da Termas de Rio Hondo, in Argentina, arriva la prima storica vittoria per l’Aprilia nella MotoGP. La firma Aleix Espargaró, spagnolo che stabilisce anche un altro primato. È il pilota che impiegato più gran premi, nella classe regina, prima di cogliere la vittoria. Ce ne sono voluti duecento, numero tondo che ‘straccià il precedente, e particolare, record, le 125 gare di Danilo Petrucci. Intanto Aleix Espargarò si porta anche al comando della classifica del Mondiale, Ma il Gp d’Argentina è stato soprattutto il trionfo dei piloti spagnoli e delle moto italiane, perchè dietro all’Aprilia si è piazzata la Ducati Pramac di Jorge Martin, come dire Veneto batte Emilia Romagna. Sul podio e anche ai piedi dello stesso è stata invece una sfilata di driver provenienti dalla Spagna, perché dietro ai primi due sono arrivati Rins e Mir. Poi il migliore degli italiani, ‘Peccò Bagnaia. Nei Top 10 anche Bezzecchi (nono) e Bastianini (decimo), subito dietro al campione del mondo Quartararo. Tornando ai mezzi e non a chi li guida, l’Aprilia è la sesta casa italiana a vincere un gran premio della classe regina del Motomondiale. La MV Augusta rimane irraggiungibile con i suoi 149 primi posti, poi ci sono i 59 della Ducati, i 35 della Gilera e i tre di Moto Guzzi e Cagiva. Oggi negli ultimi dieci giri i due spagnoli in sella alle italiane hanno dato spettacolo, duellando tra staccate e tentativi di sorpasso. Quello buono a Espargarò è riuscito a cinque tornare dalla fine, quando è riuscito a sopravanzare il madrileno della Ducati Pramac e poi non ha più mollato il primo posto. Per lui quindi, in questo fine settimana, è stato hat trick: pole, vittoria e giro più veloce. «Sono strafelice - le parole del vincitore -. E’ stata una gara speciale, la mia numero 200 in top.-class. Tutto era pronto, io sono stato forte, avevo il passo, ma la pressione era doppia, tutti dicevano che sarebbe stato facile, invece non è stato così». In lacrime l’ad di Aprilia Racing, Massimo Rivola : «è una vittoria arrivata prima del previsto. Sono contento per tutti, è bellissimo».