A 15 anni la sua carriera era appena agli inizi: con quel cognome, importante, ma anche ingombrante, Dean Berta Vinales stava facendo il massimo per esserne all’altezza. Il destino lo ha fermato alla prima curva del circuito spagnolo di Jerez de la Frontera, dove il giovanissimo cugino del campione di Moto Gp Maverick stava partecipando ad una gara della categoria Supersport 300, che fa parte del programma del Mondiale Superbike. In una dinamica che ricorda drammaticamente quella della morte di Marco Simoncelli in MotoGp nel 2012, Vinales è caduto nel corso del terzultimo giro a causa di un incidente che ha coinvolto vari piloti. È stato investito da altri concorrenti, troppo vicini e veloci per poterlo evitare, riportando gravi lesioni alla testa e al torace. Sul posto sono immediatamente giunti mezzi sanitari e il ragazzo è stato soccorso in pista, in ambulanza e presso il centro medico del circuito, ma il Medical Center non ha potuto far altro che annunciare il suo decesso. Che fosse accaduto qualcosa di molto grave, si è capito quando la direzione corsa ha deciso di annullare tutto il programma di gare della giornata, mentre l’elicottero che era sceso sul circuito non è più ripartito. Vinales era al suo primo anno in Supersport 300 e correva per la scuderia Vinales Racing Team, fondata dallo zio Angel, il padre di Maverick, proprio per aiutare i giovani piloti a fare i primi passi nel mondo delle competizioni. Finora si era fatto notare nelle categorie inferiori, come la European Talent Cup, dove aveva gareggiato nel 2019 e lo scorso anno. Il suo sogno era ripercorrere le gesta del cugino, che esordì nel Motomondiale in classe 125 a 16 anni, età che Dean Berta non raggiungerà mai.