"È un'impresa che ci rende orgogliosi, dopo un periodo difficile e le scorie di Tokyo. Il merito è tutto delle ragazze, che via via hanno trovato consapevolezza dei propri mezzi. Non è stato facile ma ci sono riuscite. Aver battuto la Serbia in casa sua ha un sapore particolare". Dall'aeroporto di Fiumicino, appena sbarcato da Belgrado e con la medaglia d'oro al collo, il ct dell'Italvolley donne Davide Mazzanti torna sull'impresa di ieri, la vittoria della sua suadra negli Europei, che attenua, ma non cancella, l'amarezza per quanto poteva essere all'Olimpiade di Tokyo, e invece non è stato. Quella Serbia che ai Giochi aveva battuto per 3-0 le azzurre nei quarti di finale ieri è stata sconfitta per 3-1 e senza attenuanti. Viene quindi da chiedersi cosa sarebbe successo se Egonu e compagne anche a Tokyo avessero giocato la pallavolo che è nei loro mezzi. Ripensando alla finale olimpica vinta dale statunitensi sul Brasile e al livello di gioco dell'Italia nella finale di Belgrado il rimpianto aumenta, però bisogna festeggiare il trionfo europeo, e allora spazio anche alla considerazione via social di Paolo Egonu, premiata come miglior giocatrice del torneo continentale e, ancora una volta, decisiva. "
"Dopo tutta la me...a siamo campionesse!". Così facendo la fuoriclasse dei Conegliano si è tolta un sassolino dalle scarpe, ma le critiche (non certo gli insulti) per quanto si è visto all'Olimpiade rimangono valide. Intanto Mazzanti spiega che "recuperare le energie e la consapevolezza in quello che facevamo non è stato facile. C'è un senso di profondo orgoglio ora. Dopo Tokyo non ho dato alcuna sferzata alle ragazze - dice alludendo a quanto disse in Giappone ("le mie ragazze avrebbero dovuto pensare meno ai social" ndr) - : ho solo concentrato le mie attenzioni di più sulla pallavolo, perché con le parole non potevo fare nulla. Il resto lo hanno fatto le ragazze. Il merito va tutto a loro, perché sono state bravissime a resistere alle difficoltà di questa estate e hanno realizzato qualcosa di straordinario in questo Europeo".
Secondo il ct, a lungo festeggiato in aeroporto da un gruppo di amici che lo attendeva, "non c'è stata una chiave tecnica in particolare per la vittoria. Ci sono cose che abbiamo fatto progressivamente meglio, dal servizio al muro, e sono aumentate la connessione tra le ragazze e qualità nel gioco". Con la vittoria di ieri il 2021 è stato non solo dell'Italia, ma anche delle Marche, visto che Mazzanti, come Roberto Mancini, proviene da quella regione, nel suo caso da Fano. "Il parallelismo con Roberto Mancini mi ha fatto piacere - ammette -. Le nostre sono due storie completamente diverse ma è bello il fatto che abbiamo le stesse radici". ANSA
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