"La Federazione Italiana Scherma valuterà e comunicherà ogni iniziativa, le cui responsabilità e competenze in ambito federale sono esclusivamente in capo al Presidente e ai rappresentanti eletti in Consiglio. Ciò nel corretto e imprescindibile rispetto dei ruoli che ha sempre contraddistinto lo spirito e il modo d’agire del nostro mondo".
Il presidente della Federscherma Paolo Azzi risponde così, attraverso una nota, alla richiesta dei fiorettisti azzurri di sostituire il ct Andrea Cipressa. Fa ancora rumore la delusione olimpica di Tokyo dove la scherma non ha conquistato neppure un oro (non accadeva da Mosca 1980) e in totale il fioretto è tornato a casa con un argento maschile (Daniele Garozzo) e un bronzo dal fioretto femminile a squadre. Nella lettera firmata da 15 atleti si chiede l'avvicendamento alla guida tecnica "essendo venuta meno nell’ambito di entrambi i settori di fioretto maschile e femminile la fiducia riposta nell’attuale commissario tecnico Andrea Cipressa. In particolare - si legge nella lettera - gli scriventi evidenziano come la perdurante disorganizzazione nell’ambito dei ritiri collegiali e delle competizioni, unitamente all’oggettiva incapacità dell’attuale commissario tecnico di far fronte ai bisogni tecnici degli atleti nell’ambito delle gare, ha generato un clima di forte disagio ed insanabile sfiducia degli scriventi atleti rispetto all’attuale C.T. Andrea Cipressa. In considerazione di quanto sopra, i sottoscritti tutti chiedono che la Federazione Italiana Scherma provveda alla sostituzione dell’attuale commissario tecnico".
"Nel ribadire quanto già affermato al termine del programma delle gare di scherma all’Olimpiade di Tokyo 2020, che ha visto la nostra spedizione concludere con cinque medaglie (tre argenti e due bronzi), la Federazione Italiana Scherma sta valutando, con equilibrio e attenzione, la situazione che sarà alla base della programmazione del nuovo "triennio" che condurrà ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, attraverso nuovi importanti impegni internazionali che ci auguriamo possano riprendere il proprio normale "corso" a cominciare dalla stagione di Coppa del Mondo" si legge nella nota della Fis.
"Una fase importante di analisi e riflessione, per ottimizzare i tempi, più ristretti del solito a causa della rivoluzione dei calendari imposta dalla pandemia nell’ultimo anno e mezzo, che ci separano dal nuovo appuntamento con la Qualificazione Olimpica. Nessun dettaglio sarà tralasciato per programmare nel migliore dei modi il prossimo futuro in linea con la tradizione e le prerogative del lavoro della Federazione Italiana Scherma. Proprio a tal proposito, è scontato ma opportuno ricordare che da sempre, e ancor di più con il recente insediamento del nuovo Consiglio Federale eletto nel 2021, la Federscherma ha messo al centro della propria azione la figura degli atleti, dai più piccoli a quelli protagonisti del palcoscenico internazionale. Una convinta linea guida finalizzata a mettere i nostri schermidori nelle condizioni migliori per potersi confrontare ai vertici del panorama internazionale, rafforzata anche dalla qualificata e autorevole rappresentanza che la componente atleti ha in Consiglio Federale" si legge ancora.
"Agendo in tale ottica, con l’obiettivo di un’analisi approfondita, a trecentosessanta gradi, della situazione dopo l'Olimpiade di Tokyo, ho personalmente incontrato giovedì mattina, in una call, una delegazione di fiorettisti, un colloquio sereno a seguito del quale mi ha a dir poco sorpreso, e fortemente rammaricato, la forzatura irrispettosa nei toni e nei modi a proposito di una richiesta che va al di là delle competenze degli atleti come la sostituzione del CT, un tecnico apprezzato come Andrea Cipressa, con una storia sportiva di assoluto blasone, grazie al quale anche nel recente passato il fioretto italiano ha vinto tanto. La Federazione Italiana Scherma valuterà e comunicherà ogni iniziativa, le cui responsabilità e competenze in ambito federale sono esclusivamente in capo al Presidente e ai rappresentanti eletti in Consiglio. Ciò nel corretto e imprescindibile rispetto dei ruoli che ha sempre contraddistinto lo spirito e il modo d’agire del nostro mondo". ITALPRESS
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