Gianmarco Tamberi è campione olimpico del salto in alto. Un oro in comproprietà con Mutaz Essa Barshim del Qatar perché entrambi hanno saltato 2,37 metri e sbagliato i 2,39. Per l’azzurro si tratta della prima medaglia olimpica dopo una gara straordinaria. "Two is better than one". Due è meglio che uno, così Mutaz Barshim, sorridendo e guardando Gianmarco Tamberi, giustifica in un simpatico teatrino la decisione di puntare sull'oro ex aequo nel salto in alto alle Olimpiadi di Tokyo, di fronte al giudice, dopo il pari merito nei salti. I due sono amici e hanno vissuto le stesse problematiche di infortuni che li hanno bloccati a lungo e costretti a rincorrere il tempo. L'azzurro perdendo anche le Olimpiadi di Rio 2016: "Mutaz è il miglior saltatore al mondo, non ci sono dubbi", ammette Tamberi, "per me invece - prosegue l'azzurro - è un sogno che si realizza". Gimbo ha portato in pedana una parte del gambaletto gessato per ricordare la sua assenza dall’edizione di Rio de Janeiro. Pochi giorni prima delle Olimpiadi si era fratturato il piede durante la gara di Montecarlo nel corso della quale aveva stabilito il record italiano di 2,39. "Non ci posso credere, sono passato attraverso un'infinità di difficoltà ma ce l'ho fatta: ho vinto l'Olimpiade", ha detto ai microfoni della Rai. "Qualcosa di stratosferico: non dormirò mai più. Dopo l'infortunio - ha aggiunto - ho pianto tanto, ma poi mi sono detto che ci dovevo credere e ce l'ho fatta" Due ori per l’Italia dell’atletica alle Olimpiadi di Tokyo 2020 in 10 minuti, tra le 21.42 e le 21.53 ora locale, ed è festa grande col tricolore sulla pista. Subito dopo la conclusione della finale dei 100, Gianmarco Tamberi che stava festeggiando con il gesso portato a Rio 2016, è corso ad abbracciare il compagno azzurro Marcell Jacobs, da stasera l’uomo più veloce del mondo ha aspettato e abbracciato all’arrivo dei 100 metri vittoriosi Marcell Jacobs nella serata del trionfo dell’atletica italiana a Tokyo. I due si sono stretti in un un lungo, commovente abbraccio.