La carica dei 384 azzurri a Tokyo, dalla Sicilia ad Aosta: la spedizione più numerosa della storia
Dalla 15enne nuotatrice Giulia Vetrano, al cavaliere 46enne Stefano Brecciaroli. Hanno dovuto aspettare un anno in più, ma da domani l'attesa sarà finita. I 384 azzurri alla conquista di Tokyo 2020, l'olimpiade con la spedizione azzurra più ricca di presenze di sempre. Divisi per regione, a farla da padrona è la Lombardia con 58 atleti qualificati, seguita dal Lazio (41) e Veneto (36). Ma spiccano anche i 46 atleti nati all'estero e naturalizzati italiani. Ultime per rappresentanza, le regioni Valle d'Aosta e Molise, con una sola atleta qualificata, rispettivamente l'atleta Eleonora Marchiando e la judoka Maria Centracchio. L'età media è di 27 anni e 3 mesi, ma divisi per genere le più giovani sono le donne: 26 anni e 7 mesi, contro i 27 anni e 11 mesi degli uomini. Numeri che si riflettono anche sugli esordienti, visto che tra i primi cinque, quattro sono atlete. Con il nuoto che oltre alla baby Giulia Vetrano, porta anche la campionessa europea in carica e primatista mondiale dei 50 rana Benedetta Pilato (sempre classe 2005), seguite nella speciale classifica dei più giovani da Alessandro Mazzara (Skateboarding) (2004) e dalle due ginnaste gemelle Alice e Asia D'Amato (2003). Tra i veterani invece spicca il cavaliere Stefano Brecciaroli, che dall'alto dei suoi 46 anni è il più anziano ed esperto della spedizione azzurra. Tra le donne, lo scettro della maturità spetta alla veterana Chiara Cainero (43 anni), che a Pechino 2008 vinse la prima medaglia d'oro della storia dell'Italia nel tiro a volo e a Rio 2016 portò a casa l'argento.