Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Tour de France: Cavendish vince allo sprint, -1 dal record di Merckx. Tadej Pogacar rimane in giallo

Cavendish

Solo qualche mese fa sembrava un corridore finito. Senza contratto, a secco di vittorie da due anni e con 36 primavere sulle spalle, la parabola di 'Cannonball’, come i suoi tifosi in patria chiamano il velocista inglese Mark Cavendish, sembrava essere arrivato al tramonto di una comunque luminosa carriera, impreziosita anche da un campionato del mondo. Adesso, dopo tre successi allo sprint in questo Tour de France, l’ultimo, d’imperio, a Valence nella decima tappa, non solo è il padrone della maglia verde della classifica a punti, ma è a una sola tappa dal record di 34 vittorie parziali che appartiene a Eddy Merckx.

A dargli una chance è stata la Deceunick Quick-Step: convinta, sì, del valore del velocista dell’Isola di Man, ma anche dal fatto che, grazie ai suoi sponsor personali, non sarebbe pesato sul budget del team. Così, quando Sam Bennett, il velocista principe dell’ultimo Tour, ha deciso di disertare l'edizione 2021, la squadra belga ha fatto salire a bordo il vecchio Cannonball. Che con la squadra al suo servizio, ha ripagato con gli interessi l’investimento (minimo) della squadra. Copione confermato anche nella decima tappa del Tour, un trasferimento di 190 chilometri arrivato dopo il giorno di riposo che ha premiato i corridori alla fine di una prima settimana di fuochi d’artificio e alla vigilia della tappa del Mont Ventoux.

Dopo la classica fuga (Houle e Van de Sande sono stati ripresi a 36 km dal traguardo) il vento ha movimentato le ultime fasi della corsa. Poi i blu di Patrick Lefevre hanno preso il comando delle operazioni e messo sui binari un treno perfetto che ha sparato sul traguardo di Valance la palla di cannone Cavendish, che allo sprint, ha bruciato Van Aert e Philipsen. Un pò di rammarico per Sonny Colbrelli che ha forato a 30 km dall’arrivo proprio quando le folate di vento avevano acceso la bagarre: lo sforzo fatto per rientrare lo ha pagato in volata, finendo fuori dai primi dieci. Per Cavendish ci saranno ancora altre occasioni per raggiungere ed eventualmente superare il record di Merckx e diventare il ciclista che ha vinto più tappe nella storia del Tour de France: a questo punto il suo obiettivo, insieme a quello di portare la maglia verde a Parigi. Giornata di relativa tranquillità, invece, per i protagonisti della classifica generale che domani torneranno protagonisti con la tappa che prevede una doppia ascesa, da due versanti diversi, del gigante calvo di Provenza.

Il Mont Ventoux è chiamato ancora a dare risposte. Una, in particolare: ovvero se Tadej Pogacar, fin qui dominatore indiscusso, lo sarà domani sera ancora di più e i suoi avversari costretti a darsi battaglia solo per i gradini più bassi del podio. Quello che si è visto nella prima metà del Tour lascia pensare di sì. Ma i paesaggi lunari del Mont Ventoux sono spesso scenario di eventi imponderabili, dove anche quello che sembra impossibile può realizzarsi: l’ultima volta che il Tour arrivò lassù si vide la maglia gialla di Chris Froome correre a piedi perché rimasto senza bicicletta. Pogacar, al momento, è nettamente il più forte, ma con la leggenda del Mont Ventoux non può permettersi di scherzare nemmeno lui. ANSA

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia