Per il secondo anno consecutivo, a causa delle restrizioni e dei problemi logistici provocati dalla pandemia di Covid-19, gli organizzatori dei Gran Premi di Formula 1 e MotoGp in Australia hanno annullato gli eventi. Il presidente dell’Australian Grand Prix Corporation, Paul Little, non ha nascosto la sua «profonda» delusione e si è detta consapevole della «sfida che l’Australia deve affrontare con le attuali restrizioni ai viaggi internazionali», sottolineando «l'importanza delle vaccinazioni».
«Abbiamo diverse opzioni per riempire la casella vacante, che verranno analizzate nelle prossime settimane, ma siamo tristi di dover rinunciare ai tifosi australiani quest’anno», si legge sul profilo Twitter della F1. Il presidente e Ceo della F1, Stefano Domenicali, ha spiegato che si sta ancora pianificando una stagione da 23 corse, così come nel calendario attuale.
In MotoGp, gli organizzatori hanno già annunciato che al calendario è stato aggiunto un secondo Gp dell’Algarve, in Portogallo: si correrà a novembre, con il Gp della Malesia che è stato anticipato di una settimana al 24 ottobre, subito dopo quello in Thailandia. La Fim, Irta e Dorna Sports hanno annunciato la cancellazione del Gp d’Australia spiegando che l'obiettivo è di tornare a correre «sullo spettacolare circuito di Phillip Island nel 2022».
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