Il siciliano Damiano Caruso vince in solitaria la 20^ tappa del Giro d’Italia, da Verbania con arrivo in salita all’Alpe Motta, 164 km, e blinda il secondo posto nella classifica generale alle spalle del colombiano Bernal (team Ineos Grenadiers), che oggi è arrivato secondo con un ritardo di 24''. Terzo posto per Daniel Martinez, fedele gregario di Bernal e anche oggi protagonista di un ottimo lavoro per il leader del team e maglia rosa.
Il corridore della Bahrain-Victorious è stato protagonista di una azione lanciata da lontano insieme al compagno di squadra Pello Bilbao, spagnolo, e al francese Romain Bardet, capitano della Team DSM, e a Michael Storer, gregario del transalpino. Sull'ultima salita di giornata, quella che portava ai 1727 m dell’Alpe Motta, Caruso ha staccato i due della DSM, grazie anche all’azione di stopper che il suo compagno di squadra ha poi operato sugli altri, andando a vincere.
La tappa di oggi dice anche che Bernal ha messo una grossa ipoteca sulla sua seconda grande corsa a tappe in carriera, dopo il Tour de France vinto nel 2019. Il colombiano domani nella cronometro di 30,3 km che porterà la carovana da Senago a Milano e concluderà la corsa rosa di quest’anno potrà gestire un cospicuo vantaggio su Caruso, 1 minuto e 59''.
Più indietro il britannico Simon Yates (team Bike Exchange), che oggi ha perso le ruote di Bernal negli ultimi chilometri dell’ascesa finale e ha chiuso con un ritardo di 26'' dal colombiano e di 50 da Caruso ed ora in classifica generale è indietro di 3 minuti e 23''. Bernal era il grande favorito di questo Giro e il pronostico sembra praticamente rispettato.
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