Venerdì 18 Ottobre 2024

Il Milan non vince più a San Siro, pari con la Sampdoria

L'esultanza di Hauge autore del pareggio contro la Sampdoria

Il Milan si ferma ancora. Inciampa a San Siro - dove la vittoria manca dal 7 febbraio - contro una Sampdoria tenace, intelligente e coraggiosa. Un pallonetto di Quagliarella porta avanti i blucerchiati costretti poi a giocare in dieci per più di mezz'ora a causa dell’espulsione di Silva. Il Milan si sveglia sul finale, Hauge riesce a strappare il pari e un palo allo scadere di Kessie aumenta il rammarico rossonero. Pioli aveva detto che la stagione si doveva chiudere senza rimpianti ma il Milan, ancora una volta, fallisce l’appuntamento casalingo. L’Inter ha così la chance di aumentare il distacco sui cugini e blindare uno scudetto per cui non sembrano esserci rivali. E nella "dura lotta Champions" - come la aveva definita Pioli alla vigilia - i rossoneri offrono il fianco a Juve ed Atalanta. Nel Milan deludono quasi tutti, con primo tiro in porta solo nel finale della ripresa. Non convincono le scelte di Pioli che schiera a sorpresa Krunic titolare lasciando in panchina Rebic, nonostante fosse stato vinto il ricorso sulla squalifica. Saelemaekers nell’inedito ruolo di terzino, già rodato però in Nazionale, è un errore. Ibra si salva sul finale ma le fatiche con la Svezia si fanno sentire. Le insistenti folate di vento che soffiano su San Siro non fanno cambiare aria al gruppo rossonero che da più di due mesi e sei partite non riesce ad imporsi tra le mura di casa. La Sampdoria, tranquilla del suo decimo posto, gioca con la spensieratezza di chi può e vuole togliersi soddisfazioni. Bereszyski sulla fascia destra è difficile da gestire, Gabbiadini ha la tenacia di chi vuole recuperare il tempo perso causa infortuni. I blucerchiati tengono palla, si affacciano all’aria di rigore di Donnarumma che si supera negando il gol di testa a Thorsby sugli sviluppi di una punizione. Il Milan dà segnali di vita solo dopo la mezz'ora ma Audero non è particolarmente impensierito. Qualche dubbio, poi, per il fallo subito da Ibrahimovic al 43' che cade in area nello scontro con Tonelli ma Piccinini lascia correre e la Var non interviene. Ad inizio ripresa, Pioli corre ai ripari e inserisce Kalulu. Ma al 12' clamoroso errore di Theo Hernandez che sbaglia e consegna palla a Quagliarella, l’attaccante blucerchiato vede Donnarumma fuori dai pali - come per gran parte della partita con troppa sicurezza - e piazza palla alle spalle del portiere rossonero. Intelligenza ed esperienza di Quagliarella che dimostra di poter fare ancora la differenza a 38 anni, con la visione globale e il tocco delicato che hanno solo i grandi. La partita per la Samp sembra indirizzarsi al meglio ma pochi istanti dopo il gol, Adrien Silva già ammonito travolge con ingenuità Castillego: doppio giallo e cartellino rosso. Ma il Milan non riesce a sfruttare la superiorità numerica. Ad un quarto d’ora dalla fine, Pioli toglie Castillejo per Hauge e conia il 4-4-2 con Ibra e Rebic davanti. I rossoneri a trazione anteriore ci provano, la Samp si chiude e stringe i denti. Alla prima azione corale, partita da centrocampo dai piedi di Ibra, arriva il pari al 42' firmato da Hauge che calcia a giro battendo Audero. Poi Audero salva tutto su una conclusione dalla distanza di Clahanoglu. In pieno recupero palo clamoroso di Kessie e corsa per il Milan ancora una volta rallentata. ANSA

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