Una vittoria che vale la conquista della Coppa del mondo generale. Il francese Alexis Pinturault ha dettato la sua legge nell’ultimo slalom gigante della stagione, quello delle finali di Lenzerheide. Sulle nevi della località svizzera il 30/enne campione originario del Canton di Moutiers ha centrato la 34/a vittoria in carriera, la quinta in questa stagione, la Coppa del mondo complessiva e la coppetta di slalom gigante. Su 10 gare di gigante, Pinturault ha vinto quella dell’Alta Badia, ha firmato la doppietta ad Adelboden ai primi di gennaio e concluso in bellezza con il successo odierno davanti al croato Filip Zubcic (a 20 centesimi) e al sui connazionale Mathieu Faivre (a 21). Quarto l’austriaco Stefan Brennsteiner (a 46), quinto l’italiano vice campione del mondo di specialità, Luca De Aliprandini (a 64). Da annoverare nel corso dell’inverno anche il successo nel parallelo di Zuers. Il diretto rivale di Pinturault, lo svizzero Marco Odermatt con l’undicesimo posto di oggi ha detto 'addio' alla conquista sia della coppa generale che a quella di specialità. A dieci anni dalla conquista della prima Coppa del mondo complessiva da parte dell’austriaco Marcel Hirscher (ne ha vinte 8 consecutive), Pinturault nell’albo d’oro succede al norvegese Aleksander Aamodt Kilde. Lo sciatore scandinavo non ha potuto difendere la sfera di cristallo causa la rottura del legamento crociato destro avvenuta a metà gennaio durante un allenamento sulle nevi di Reiteralm in Austria dove un anno prima l’azzurro Dominik Paris si era procurato una lesione simile. Pinturault è il quarto sciatore transalpino della storia ad alzare la Coppa del mondo al cielo: prima di lui la leggenda Jean-Claude Killy, vincitore delle prime edizioni (1967 e 1968), Michèle Jacot (1970) e Luc Alphand (1997). Domani (prima manche ore 10,30) a Lenzerheide si svolgerà lo slalom speciale - la coppetta è già nelle mani dell’austriaco Marco Schwarz - che chiuderà definitivamente una stagione che ha vissuto nei Mondiali di Cortina d’Ampezzo il momento clou ma che soprattutto è stata caratterizzata dall’assenza del multicolor pubblico dello sci a seguito delle restrizioni anti-Covid.